19 Ottobre 2018 di Vanessa Avatar

Fotografica: la terra oggi per un futuro domani

Di Alessandro Curti

Il centro storico si prepara a ospitare la seconda edizione di Fotografica, evento di forte interesse culturale che intende proporre la città dei Mille come uno dei maggiori centri della fotografia in Italia. Quest’anno il tema scelto dal comitato scientifico riguarda l’ambiente e la sua tutela: al centro del dibattito vi è il processo di cambiamento climatico, il degrado, l’inquinamento, la preservazione della natura e l’impatto umano sugli equilibri del nostro pianeta. Il festival vuole indurre lo spettatore a riflettere sulla possibilità di uno sviluppo sostenibile attraverso l’obiettivo di fotografi che hanno documentato le precarie condizioni dell’ambiente che ci circonda e lo spettacolo della natura.

Fotografica: le mostre 

Un programma intenso, diciassette giorni dedicati alla fotografia, con incontri e dibattiti in alcuni dei più suggestivi spazi storici della città alta. In mostra, autori che promuovono la consapevolezza dei problemi ambientali e che, con il loro sguardo, testimoniano alcune delle realtà più delicate e fragili nel nostro pianeta. 

ALESSANDRO GRASSANI. Environmental Migrants – The Last Illusion

È offerta al pubblico un’indagine sulle drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici su alcune popolazioni della Mongolia, del Kenya e del Bangladesh. Il reporter racconta il fenomeno della migrazione urbana, attraverso un progetto che si avvale delle testimonianze dirette di coloro che sono stati obbligati a spostarsi verso le grandi città a causa dell’instabilità climatica e con la speranza di un futuro migliore.

LUCA LOCATELLI. Hunger Solution 

Il pianeta deve produrre più cibo nei prossimi quattro decenni di quanto tutti gli agricoltori della storia abbiano raccolto negli ultimi 8000 anni. L’Olanda è un paese piccolo e densamente popolato, con oltre 1.300 abitanti per miglio quadrato. È privo di quasi tutte le risorse che si ritiene siano necessarie per l’agricoltura su larga scala. Nonostante questo, è il secondo Paese al mondo nel settore delle esportazioni di cibo misurato in base al valore, subito dopo gli Stati Uniti 270 volte il territorio olandese. Vista dall’alto, l’Olanda non assomiglia a nessun altro grande produttore di cibo – un patchwork frammentato di campi intensamente coltivati, la maggior parte dei quali minuscoli per gli standard dell’agrobusiness, punteggiati da vivaci città e periferie.

ANDREA FRAZZETTA. Danakil, Land of Salt and Fire

La mostra, prodotta da Cortona On the Move mette in scena fotografie di enormi distese di sale, di vulcani in eruzione, di laghi dai colori surreali e di altri spettacolari fenomeni naturali che danno l’idea di un mondo vivo e vitale, di una terra in continua evoluzione e movimento.

FABIO CUTTICA Amazzonia. L’anima della foresta

Il polmone verde del pianeta è oggi al centro di una profonda catastrofe ambientale e sanitaria. Il reportage di Fabio Cuttica, realizzato con la giornalista Emanuela Zuccalà, racconta da un lato la triste storia dello sfruttamento delle miniere d’oro illegali che hanno distrutto 50.000 ettari di superfi cie boschiva, dall’altro l’impegno quotidiano di chi lavora per difendere e sostenere l’ambiente.

RAGNAR AXELSSON, CARSTEN EGEVANG, PAOLO SOLARI BOZZI Artic. Last Frontier, an Overview

La difesa di ambienti naturali non ancora sfruttati dall’uomo, il surriscaldamento globale, la sostenibilità ambientale e il cambiamento climatico: sono queste le tematiche affrontate dai tre fotografi in mostra. Centoventi immagini in bianco e nero raccontano il rapporto tra natura e civiltà nelle terre della Siberia, dell’Islanda, della Groenlandia e dell’Alaska.

FAUSTO POVADINI. Omo Change

Al centro della ricerca visiva vi è l’Etiopia e il suo straordinario sviluppo economico e industriale, uno dei maggiori di tutta l’Africa. Fausto Povadini indaga su come questi grandi investimenti siano un rischio per l’equilibrio della relazione uomo-natura e il suo delicato rapporto costruito in centinaia di anni nella zona della Valle dell’Omo

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