16 Dicembre 2020 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

MAST Photography Grant on Industry and Work è il concorso fotografico organizzato da Fondazione MAST dedicato ai temi del lavoro e dell’industria. In attesa della riapertura della mostra, allestita presso gli spazi della Fondazione MAST a Bologna, è possibile ascoltare online le interviste ai cinque finalisti dell’edizione 2020, per approfondire temi e prospettive dei loro progetti.

For a few euros more, Western Leone (cimitero), 2019 © Chloe Dewe Mathews

MAST Photography Grant: i cinque finalisti

Vincitrice del concorso è Alinka Echeverría con il progetto Apparent Femininity (Femminilità apparente) che, alle soglie della quarta rivoluzione industriale, volge lo sguardo al passato, per rivalutare il ruolo delle donne nella storia del cinema e della programmazione informatica.

Apparent Femininity, Ada (Lastra 10), 2020 © Alinka Echeverría

Chloe Dewe Mathews, con il suo lavoro For a Few Euros More (Per qualche euro in più), mostra i danni ambientali causati dalla coltivazione intensiva nel Mar de Plástico, un’enorme distesa agro-industriale nella Spagna meridionale, dove si produce la metà della frutta e verdura destinata ai supermercati di tutta Europa. Aapo Huhta, con Sorrow? Very Unlikely (Tristezza? Molto improbabile), indaga il modo in cui l’Intelligenza Artificiale legge le fotografie fatte dall’uomo, sollevando dubbi sulla eticità di questo approccio e sulle modalità di implementazione dei software.

Aircraft, Catena di montaggio Airbus, veduta frontale di una cabina di pilotaggio, 2019 © Maxime Guyon

Nel suo progetto Aircraft, Maxime Guyon realizza fotografie digitali di grande formato di strutture aerodinamiche, turboreattori, pistoni idraulici, per restituire gli aspetti tecnologici e le alte prestazioni degli aerei. Infine, Pablo López Luz, nella serie Baja Moda (Bassa moda) si concentra sulle vetrine dei negozi di abbigliamento in America Latina, che resistono all’omologazione imposta dall’industria globale della moda, riflettendo sulle trasformazioni sociali ed economiche di cui la città diventa strumento di amplificazione.

Baja Moda XCVII, Ecuador, 2019 © Pablo López Luz

Il loro sguardo innovativo e inedito ci costringe a scontrarci con incongruenze, fratture, fenomeni e forse perfino abissi che finora avevamo trascurato o cercato di non vedere. Urs Stahel, curatore della mostra

Scopri le interviste e altri contenuti digitali sul sito del MAST Photography Grant on Industry and Work

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