Se ami la fotografia, portala in vacanza con te: ecco cinque nuovi libri fotografici consigliati dalla redazione da leggere in spiaggia.

4 Luglio 2025 di Redazione Redazione

Vediamo nell’estate, e nelle tanto attese quanto meritate ferie, un’occasione per godere della compagnia delle nostre passioni più care, tra tutte la fotografia. Ecco quindi i nostri consigli per delle letture capaci di intrattenere e al contempo di informare, ideali per approfondire lati e aspetti del settore dal punto di vista di chi lo vive ogni giorno. Questa prima parte di articolo è dedicata a cinque libri fotografici, nuovi o di recente produzione, che ben si prestano ad accompagnarvi nei vostri soggiorni estivi.

5 nuovi libri fotografici da non perdersi

Volti a perdere. Album di assenze immaginabili

Immagini e parole per perdersi (e anche un po’ ritrovarsi).

Edito Emuse, Volti a perdere è il nuovissimo contributo con gli scatti di Diego Bardone e Umberto Verdoliva e i suggestivi testi di Moth. Un libro visivamente e stilisticamente rivoluzionario, non lineare, che lascia libero arbitrio sovvertendo le convenzioni di un approccio alla lettura classico e standardizzato. Infatti, al lettore viene data libertà di scelta, se partire dal fronte o dal retro, se proseguire con continuità o lasciarsi guidare dalla casualità. Da spettatore passivo, egli diventa così parte attiva del gioco, immergendosi in un volume dove voci e sguardi si fondono in favore della collettività.

Brenva

Dall’analisi del paesaggio montano alle riflessioni sulla precarietà dell’esistenza.

Pubblicato a giugno 2025, il contributo di Stefano Cerio presenta il progetto fotografico Brenva (2023), dove soggetto protagonista è la condizione del Monte Bianco in uno dei suoi periodi più critici. Qui, l’intervento artistico prende la forma di un muro gonfiabile blu installato dove un tempo arrivava il ghiacciaio omonimo, oggi in drammatica ritirata. Il volume di Quodlibet, tuttavia, non si sofferma solo al periodo odierno, ma si interroga sulla condizione stessa della visibilità e della permanenza nell’epoca.

Segnaliamo inoltre la mostra omonima, curata da Stefano Chiodi, presente a Palazzo Collicola a Spoleto, visitabile fino al 2 novembre. In esposizione, oltre alla serie Brenva, è anche esposta la serie Aquila (2019-2021).

La grammatica delle immagini. Conoscere il linguaggio fotografico

Un manuale pratico per imparare a leggere e costruire immagini che sappiano comunicare.

Sara Munari fa luce e chiarezza sul complicato e profondo linguaggio delle immagini fotografiche. Cosa rende efficace una fotografia? Da dove parte l’analisi critica? A partire dalle basi della creazione fotografica, l’autrice ci accompagna in un percorso teorico e pratico, fatto di esempi ed esercizi, per imparare a riconoscere i diversi linguaggi fotografici, analizzare gli scatti e cogliere l’impatto emotivo che hanno su chi li osserva. Apogeo è promotore di una lettura perfetta per chi vuole imparare a osservare in maniera consapevole e sviluppare uno stile proprio.

Il paesaggio siamo noi

Una riflessione sul profondo legame tra luoghi e identità.

Postcart presenta il recente contributo di Massimo Siragusa, dove la fotografia si fa accompagnatrice di un percorso poetico e intimo. Un viaggio che ripercorre libri di fotografia, opere letterarie e sguardi artistici, da Luigi Ghirri a Richard Misrach, da Amani Willet a Maria Lax. Il rapporto tra fotografia e ambiente viene qui analizzato sia a livello geografico che in profondità, scavando verso territori più intimi. Un invito a vedere ciò che ci circonda e, nel farlo, riconoscerci.

Lost Shadows

Scatti da un mondo primordiale, dove domina la terra selvaggia.

Marco Rigamonti offre uno spaccato di Camargue, un far west umorale e libero, dove la natura ha preso il sopravvento sull’intervento umano. Con inquadrature che conferiscono gravitas, il fotografo si avvicina allo spazio come se lo respirasse, gustandolo con calma. Instaura così un gioco tra i codici di appartenenza, tra gli elementi ambientali, che si elevano a simboli e archetipi. Nel volume, edito André Frère Éditions, le immagini rimandano a echi surreali, come a catapultarci nei quadri metafisici di Giorgio De Chirico.

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