26 Luglio 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 30 ottobre, La Cernobbina Art Studio di Cernobbio ospita la mostra fotografica di Davide Bramante. Hyper Leisure, a cura di Aldo Premoli, propone una selezione di opere costruite a partire da scatti effettuati negli anni precedenti la pandemia in ogni parte del mondo.

Particolare la tecnica, distintiva del lavoro di Davide Bramante. L’autore parte sempre da un primo scatto della sua reflex, sempre analogico ma a pellicola bloccata. Prosegue poi, scatto dopo scatto, depositando sulla stessa porzione di pellicola particolari ma persino altre vedute. Le immagini che si sovrappongono (sino a dodici volte) divengono passo dopo passo sempre più impercettibili per comporsi in un trompe l’oeil che impegna contemporaneamente i sensi e il cervello di chi guarda. Spingendolo alla ricerca del “ri-conosciuto” o al contrario di quel che stiamo imparando a conoscere di un luogo mai visto.

Sono soprattutto paesaggi i soggetti privilegiati di Bramante, tanto urbani che naturali. Ma anche in quest’ultimo caso prevedono la presenza di dettagli che testimoniano l’immancabile antropizzazione a cui nel bene o nel male il nostro pianeta è sottoposto.

Come per ogni fotografo-artista per Bramante la stampa costituisce un segmento costitutivo della progettazione di un’opera. Nel corso della sua carriera l’artista ha sperimentato ogni tipo di supporto e sovra elaborazione dei suoi scatti. Li ha trasportati persino in ambito pittorico sovrapponendovi l’intervento di pennellate. O scultoreo ad esempio con fascinose retroilluminazioni. Per questa mostra ha deciso di affidarsi esclusivamente a stampe su plexiglass o su piatti di Villeroy & Boch anche con un’inedita resa di colore pop.

Davide Bramante

Davide Bramante (Siracusa, 1970) ha lavorato e vissuto a Torino, Roma, Bologna, Milano, Londra e New York. Dopo la laurea all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (1995), inizia a viaggiare tra l’Italia e gli Stati Uniti. Nel 1998 e nel 1999 vince due borse di studio presso la prestigiosa Franklin Fournace Foundation e partecipa a una mostra collettiva al MOMA di New York.

Dal 1991 sperimenta vari linguaggi: video; installazioni materiche; installazioni ambientali come l’Isola dei Pirati, realizzata in una notte per le calle di Venezia con 2.000 bandiere dei pirati. Ha realizzato oltre settanta mostre tra personali e collettive ospitate nei musei, fondazioni e gallerie di tutto il mondo, tra cui Galleria di Arte Moderna di Sarajevo (1998), Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (1999), Palazzo delle Esposizioni di Roma (2001), GAM di Bologna (2001), Palazzo delle Papesse di Siena (2003), KunstHaus Tacheles di Berlino (2005), Palazzo della Permanente di Milano (2006), Palazzo Re Enzo di Bologna (2009), Frost Museum di Miami (2011), PAN di Napoli (2012), Schauwerk Foundation di Sindelfingen (2013), Museo di Trastevere a Roma, (2014) Bongsan Cultural Center in Busan/Korea (2014).

Ha partecipato a numerose fiere tra cui Art Basel, Art Cologne, Artissima, MiArt, ARCO, FIAC, Palm Beach 3, Paris Photo, MIA&D Fair Singapore. È riconosciuto a livello internazionale per le sue foto di grande formato che ritraggono le città metropolitane di tutto il mondo, realizzate con la tecnica analogica della esposizione multipla in fase di ripresa, risultato di più scatti – da quattro a nove – sullo stesso fotogramma.

www.davidebramante.com

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