Fino al 7 dicembre 2021, va in scena a Roma Destiny, mostra personale del fotografo coreano Lim Young Kyun, che espone per la prima volta in Italia. A cura di Manuela De Leonardis, l’esposizione è allestita presso la galleria Acta International diretta da Giovanna Pennacchi.
La mostra di Lim Young Kyun a Roma
Destiny riunisce una selezione di immagini dei progetti Daily Life Landscape e Nam June Paik 1982-2006, in cui sono raccolte fotografie scattate in luoghi e momenti diversi, in particolare nella Corea del Sud e a New York, dove il fotografo ha vissuto dal 1980 al 1988.
Racconta Lim Young Kyun: «New York è stata una grande scuola. Sono stati numerosi i grandi artisti ad avermi dato grandi insegnamenti, così come i musei e le gallerie d’arte. Ricordo che ero appena arrivato, nell’autunno del 1980, quando visitando la Light Gallery rimasi profondamente colpito dalle fotografie di Arnold Newman. Di fronte al ritratto di Igor Stravinskij ebbi come un’allucinazione uditiva. In realtà, era il potere della fotografia scattata con una fotocamera di grande formato».
«Ho imparato molto anche quando lavoravo come assistente di Alex Kayser, un fotografo svizzero che aveva studiato con il leggendario Otto Steinert. Il suo modo di fotografare era molto diverso da quello che avevo appreso in Corea, dove avevo provato le prime emozioni legate alla scoperta della fotografia».
«Ma allora ero come uno scienziato ossessionato dall’accuratezza, non mi concedevo la minima trasgressione. A New York ho imparato a guardare in un’altra maniera».
Spiega Manuela De Leonardis: «Interprete di una fotografia lenta e meditativa, Lim Young Kyun è un attento osservatore della natura umana. Nelle sue fotografie è sempre presente l’interesse per il dettaglio, colto nell’immediatezza del momento».
«Il risultato è la testimonianza di una ricerca che va oltre l’apparenza, sottolineata dall’uso del bianco e nero che permette a Lim Young Kyun, esperto conoscitore delle tecniche tradizionali di sviluppo e stampa, il controllo della luce e dell’ombra, dell’oscurità e dei toni di grigio, alla base della sua cifra espressiva».
Info
La mostra è aperta dal mercoledì al sabato ore 15.30-19.00 presso Acta International (via Panisperna 82-83, Roma).