15 Aprile 2020 di Giovanni Pelloso Avatar
È il 15 marzo 1874. Boicottati dal Salon ufficiale parigino, il gruppo guidato da Claude Monet (foto sopra) e composto, tra gli altri, da Cezanne, Degas, Pissarro e Renoir, decise con un gesto di rottura di inaugurare una contro-mostra nello studio dell’amico e noto fotografo Felix Nadar al 35 di Boulevard des Capucines. Il pubblico affluì nonostante il biglietto d’ingresso del costo di un franco – cinquanta centesimi erano richiesti per il catalogo –. Le 163 opere esposte, tra dipinti, disegni, acquerelli e pastelli, non raccolsero i favori del pubblico e della critica. Non fu colta in quest’occasione la portata rivoluzionaria dell’espressione, tanto da essere accusati di mera provocazione, disconoscendo il valore artistico dell’esposizione.

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