4 Gennaio 2019 di Vanessa Avatar

Alfred Stieglitz promotore dell’arte e della fotografia

Il ponte di un transatlantico affollato di migranti, Alfred Stieglitz è tra i viaggiatori di ritorno dagli USA in Europa. Improvvisamente vede: un cappello di paglia riflette la luce e la passerella sospesa divide nettamente gli spazi. In pratica, vede la realtà di ciò che ha davanti agli occhi, senza filtri. Corre nella sua cabina per prendere l’apparecchio fotografico sperando che il viaggiatore non si muova. Torna e scatta. Ha appena realizzato il suo capolavoro, quella che è definita la prima fotografia modernista della storia, la prima “fotografia diretta”, per distinguerla da quella pittorica di cui fino ad allora era stato uno dei massimi esponenti. Un’immagine che ha in sé la forza artistica, compositiva, e la documentazione di quello che era un viaggio in terza classe. Fu pubblicata per la prima volta su Camera Work, la prestigiosa rivista diretta dallo stesso Stieglitz, nel 1911, insieme ai lavori cubisti di Pablo Picasso. Da allora la Fotografia non sarà più la stessa. Dopo The Steerage capì che la fotografia doveva cercare un proprio specifico linguaggio e si impegnò nella straight-photography, che sostenne con mostre e pubblicazioni di molti fotografi.

Vidi la fotografia in base alla disposizione delle forme  nello spazio e capì che era il mio senso della vita. Nella fotografia c’è una realtà così sottile che diventa più reale della realtà“.

 
Immagine in evidenza
The Steerage, Il ponte di terza classe, 1907 – © Alfred Stiegliz/ Wikimedia Commons

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