Una grande mostra documenta il percorso avvincente che ha portato Andy Warhol a diventare una delle massime icone della Pop Art.

28 Ottobre 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 26 marzo 2023 la Fabbrica del Vapore a Milano ospita Andy Warhol. La pubblicità della forma: una grande mostra che rende omaggio al percorso che ha portato Andrew Warhola ad affermarsi come una delle icone indiscusse della Pop Art, artista tra i più acclamati e originali del Novecento.

Il percorso espositivo, a cura di Achille Bonito Oliva con Eugenio Falcioni, esperto di rilievo di Andy Warhol, collezionista e prestatore nella sua veste di responsabile di Art Motors, riunisce oltre trecento opere divise in sette aree tematiche e tredici sezioni. Un excursus che va dagli inizi negli anni Cinquanta quando Warhol lavora come illustratore commerciale sino all’ultimo decennio di attività negli anni Ottanta.

Andy Warhol
L’allestimento della mostra alla Fabbrica del Vapore

Una grande mostra dedicata ad Andy Warhol a Milano

Classe 1928, originario di Pittsburgh, dopo la laurea nel 1949 si trasferisce a New York, trasformando il proprio nome di origine slovacca in Warhol. Nei primi anni ’60 è un giovane pubblicitario di successo, che lavora per riviste come New Yorker, Vogue e Glamour.

A stravolgere il suo percorso e a portarlo al successo è l’intuizione di ripetere una immagine più e più volte, in modo da farla entrare per sempre nella mente del pubblico. Dichiara infatti l’artista: “Ogni cosa ripete se stessa. È stupefacente che tutti siano convinti che ogni cosa sia nuova, quando in realtà altro non è se non una ripetizione”.

Ecco allora opere come Thirty Are Better Than One, la sua prima Monna Lisa ripetuta ben trenta volte. O Green Coca-Cola Bottles dove – scrive Falcioni nel suo testo per il catalogo – “comprendiamo immediatamente che per l’artista è proprio la quantità a prevalere sull’originalità del soggetto raffigurato: è infatti ripetendo la stessa immagine che egli riesce a portare e mettere in scena il panorama consumistico nel mondo dell’arte: compito dell’artista non è più creare, ma riprodurre”.

E poi ancora la serie Campbell’s Soup Cans, composta da trentadue piccole tele di identiche dimensioni raffiguranti ciascuna gli iconici barattoli di zuppa Campbell’s. E i noti ritratti delle celebrità dell’epoca: Marilyn Monroe, Mao Zedong, Che Guevara, Michael Jackson, Elvis Presley, Elizabeth Taylor, Brigitte Bardot, Marlon Brando, Liza Minnelli, Gianni e Marella Agnelli, la regina Elisabetta II, Grace Kelly, Diana Spencer.

Un percorso avvincente

La mostra alla Fabbrica del Vapore vuole dunque documentare quell’“avvincente percorso” che ha portato Andy Warhol ad affermarsi come artista mondiale. Dagli oggetti simbolo del consumismo di massa, ai ritratti dello star system degli anni ’60. Dalla serie Ladies & Gentlemen degli anni ’70 dedicata alle drag queen, i travestiti, simbolo di emarginazione per eccellenza e considerati alla pari di star come Marilyn, sino agli anni ’80 in cui diviene predominante il rapporto con il sacro.

Esposte quasi tutte opere uniche come tele, serigrafie su seta, cotone e carta, oltre a disegni, fotografie, dischi originali, T-shirt, il computer Commodore Amiga 2000 con le sue illustrazioni digitali – i primi NFT della storia -, la BMW Art Car dipinta da Warhol con il video in cui la realizzò, la ricostruzione fedele della prima Factory e una parte multimediale con proiezioni di film da vedere con gli occhialini tridimensionali.

Andy Warhol
Bonito Oliva a Falcioni con la BMW Art Car

Ha commentato Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano: «A oltre settant’anni di distanza dalla realizzazione dei primi pezzi che aprono l’esposizione le opere di Warhol incontrano tuttora il gusto e il favore del pubblico, dimostrandosi spesso attuali e capaci di trasmettere messaggi visivi immediati riguardo alla società odierna».

«Quelle di Warhol sono icone che hanno saputo e sanno ancora abitare a tutto tondo la contemporaneità, uscendo dal perimetro tracciato dai luoghi istituzionali della cultura e lasciando tracce profonde in diversi ambiti quali quello della moda, della musica e della pubblicità».

Info

La mostra Andy Warhol. La pubblicità della forma è promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura e Navigare, curata da Achille Bonito Oliva con Edoardo Falcioni per Art Motors, Partner BMW e Hublot.

www.fabbricadelvapore.org

Lascia un commento

qui