La mostra di Anna Caterina Masotti Thea Maris riprende il mito di Afrodite, coniugandolo in un linguaggio evocativo e contemporaneo.

16 Gennaio 2025 di Redazione Redazione

Dal 5 al 12 febbraio 2025, in occasione di Art City Bologna 2025, Anna Caterina Masotti espone il progetto fotografico inedito Thea Maris. Risonanze dal Mare. Il luogo espositivo non poteva che essere la Conserva di Valverde, un antico sistema di condotti, comunemente rinominata Bagni di Mario dal nome della via che la ospita.

La mostra è curata da Alessia Locatelli e organizzata dalla Art Manager Laura Frasca.

Thea Maris e il legame con Anna Caterina Masotti

La Conserva di Valverde è un sistema di captazione, raccolta e decantazione delle acque, realizzato nel 1500 e ancora funzionante. In questa suggestiva opera architettonica, le opere della Masotti si immergono, in un sottile gioco di rimandi. L’acqua è, infatti, l’elemento principale in Thea Maris, un progetto dal forte valore evocativo quasi interamente realizzato a Maratea. Qui l’artista trascorreva le vacanze con la madre, ammantando con la nostalgia del ricordo le sue rive.

Il progetto si sviluppa attorno al mito di Afrodite, ripreso nell’ottica del passaggio dalla giovinezza all’età adulta, con l’infinita bellezza del mare e della natura come testimoni. Thea Maris è quindi un tuffo nel passato e nella memoria personale dell’artista, che ripercorre il legame con la madre e lo pone in dialogo con le grazie offerte dalla madre terra.

©Anna Caterina Masotti, Inafferrabile, Maratea, 2024
©Anna Caterina Masotti, Inafferrabile, Maratea, 2024

“La sua interpretazione moderna del mito di Afrodite non è solo una rivisitazione estetica, bensì una riflessione sul concetto contemporaneo di genere, seduzione e femminilità”, afferma la curatrice Alessia Locatelli. “Mentre la scultura classica celebra un archetipo di bellezza senza tempo, la fotografia contemporanea sfida questo ideale, esplorando il corpo femminile come spazio di contraddizioni e trasformazioni. La fotografia non cristallizza la fisicità, ma la cattura nel suo continuo divenire”.

Il linguaggio si compone di un bianco e nero contrastato, dove alle 20 immagini esposte si affiancano proiezioni video e foto atte a conferire un movimento ondulatorio alla mostra. Parte delle opere esposte sono stampate su teli in Chiffon di quattro metri di altezza, mentre altre si avvalgono di teli di seta larghi due metri. Su ogni immagine Anna Caterina andrà poi a ricamare segni, contorni e simboli, a creare dei piccoli e delicati contrappunti all’interno dell’immagine.

Info

Dal 5 al 12 febbraio 2025.

Luogo: Conserva di Valverde, Via Bagni Di Mario, 10, Bologna.

Orario: tutti i giorni, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00.

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