La condizione femminile in Iran in mostra con Shirin Neshat funge da espediente per analizzare i rapporti di genere e il dualismo uomo-donna.

2 Aprile 2025 di Redazione Redazione

Fino all’8 giugno 2025 il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano ospita la mostra di Shirin Neshat Body of Evidence. Fotografa iraniana pluripremiata, resa celebre già dal 1999 con la vincita del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia.

Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta dal PAC con Silvana Editoriale, la mostra si inserisce all’interno della Milano Art Week, che dal 1° al 6 aprile trasforma la città in un ricco palcoscenico artistico.

Shirin Neshat. Body of Evidence

In mostra quasi 200 scatti, supportati da dieci video installazioni, testimonianti la poliedricità dell’artista, coinvolta tanto nella fotografia quanto nel cinema e nel teatro. Il progetto di Neshat analizza il dualismo tra uomo e donna, indagando i rapporti di genere in Iran e non solo. Partendo dal suo paese d’origine, infatti, la fotografa giunge a considerazioni sulle tensioni tra appartenenza ed esilio, salute e disagio mentale, sogno e realtà dell’umanità intera.

Il percorso si apre con tre video: Fervor (2000), Rapture (1999) e Turbulent (1998). Nel primo, il visitatore assiste all’incontro tra un uomo e una donna, uniti da numerose somiglianze. Nella seconda sala, Rapture segue invece un gruppo di uomini, coinvolti in un silenzioso dialogo, e una schiera di donne, pronte a imbarcarsi. Sempre sul dualismo si basa Turbulent, realizzato sulle voci di Shoja Azari e Sussan Deyhim.

©Shirin Neshat, Fervor, 2000. Courtesy Shirin Neshat e Gladstone Gallery
©Shirin Neshat, Fervor, 2000. Courtesy Shirin Neshat e Gladstone Gallery

Domina la mostra la celebre Women of Allah (1993-1997), con i volti femminili che compongono l’Iran. Dagli estremismi religiosi alle riflessioni femministe, le donne della serie mostrano lo spaccato di un paese profondamente lacerato da forti divisioni. Gli scatti si contraddistinguono per i motivi decorativi trascritti con inchiostro calligrafico direttamente sull’immagine.
Curata da Diego Sileo e Beatrice Benedetti, l’esposizione ripercorre oltre 30 anni di carriera dell’artista, portando a Milano le storie quantomai attuali di culture e tradizioni altre.

Info

Dal 28 marzo all’8 giugno 2025.

Luogo: PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, Via Palestro 14, Milano.

Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 10:00-19:30. Giovedì 10:00-22:30.

www.pacmilano.it

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