16 Novembre 2016 di Redazione Redazione

La collana Electaphoto dedica un volume a Mario De Biasi (1923-2013), uno degli indiscussi maestri italiani del fotogiornalismo.


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Il libro nasce dalla collaborazione con gli Archivi Mario De Biasi, Mondadori Portfolio e il Comune di Belluno, sua città natale, e si propone come una monografia esauriente su un eccezionale testimone delle storie e dei luoghi del mondo.
Il volume è composto da un saggio curatoriale di Enrica Viganò che mette a fuoco, nelle diverse declinazioni, lo stile inconfondibile del maestro, fatto di eleganza, intensità, evocazione, equilibrio e invenzione con la puntuale disamina critica della sua vastissima produzione che spazia dal fotogiornalismo alla fotografia astratta. Mentre a Roberto Cotroneo è stato affidato il compito di collocare la figura nel suo tempo indagando la rilevanza storica della sua opera. Un’opera che non spiegava, non dava giudizi, non polemizzava, non imponeva suggestioni, ma donava: era, nella sua semplicità, strumento culturale e nutrimento della immaginazione.
Il ricco album visivo documenta in tavole a piena pagina i coraggiosi reportage di attualità ‒ Mario De Biasi fu il primo fotografo assunto a “Epoca” nel 1953 ‒ dalla drammatica insurrezione ungherese del 1956 alla temeraria impresa tra le lingue di lava dell’Etna in eruzione fino agli astronauti dell’Apollo 11. E poi i grandi viaggi del 1964 dalla Siberia al Giappone, le campagne per volumi di carattere geografico e antropologico in Italia (inconfondibili le immagini della Milano di ieri e di oggi) e all’estero (innovative le fotografie della Finlandia) in cui la bellezza formale si coniuga al dato umano. Infine, una discreta ma profonda introspezione psicologica si coglie nei numerosi, memorabili ritratti dei personaggi più celebri del mondo dell’arte, del cinema e della letteratura.

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