4 Ottobre 2019 di Vanessa Avatar

Boschi e foreste: le foglie cambiano colore e si tingono di rosso

L’autunno è forse la stagione migliore per chi ama la fotografia naturalistica. I paesaggi, infatti, si mostrano nel loro massimo splendore, grazie alla morbidezza dorata della luce e alle ombre che si allungano presto regalando una fantastica tridimensionalità agli scatti. Nonostante ciò, non sempre è facile portare a casa gli scatti che si hanno in mente: ecco quindi che i consigli dei professionisti diventano preziosissimi.

Boschi e foreste: i consigli di Guy Edwardes

Una cupola d’oro “Monta un grandangolo. Sdraiati a terra, guarda in alto e porta al volto la tua fotocamera: che spettacolo! Non tenere troppo sospese le braccia, imposta un’apertura come f/11 e assicurati che i tronchi e tutte le chiome siano a fuoco. Componi in modo che qualche tronco parta dagli angoli del fotogramma e, se il cielo è blu, usa il polarizzatore per esaltarne i colori.”

Dettagli da non trascurare “In questo caso monta un teleobiettivo per far risaltare i dettagli, comprimendo i piani in prospettiva e migliorando il controllo della composizione. Cerca un punto di ripresa alto sopra un bosco, un lago o un villaggio da cui poter dominare il paesaggio. Se riuscirai a sfruttare le ore in cui il sole è ancora basso e la bruma si solleva, avrai grandi vantaggi nel produrre una scena suggestiva e affascinante, con pochi elementi di distrazione: se imposti una buona apertura (f/5.6-8), la nebbiolina nasconderà strade, case, piloni e lascerà respiro tra gli alberi.

Quando le foglie cadono “Puoi sperimentare ottiche con focali molto diverse per ottenere effetti differenti. Un pieno basculaggio delle lenti permette di catturare i tronchi come se fossero inclinati verso di noi. Cerca sempre di comporre escludendo aree di cielo troppo luminose. L’ideale è fotografare in giornate di cielo coperto. La nebbia, invece, regalerà alle tue immagini un’atmosfera quasi mistica!”

La magia dei riflessi “Puoi raddoppiare l’impatto dei colori autunnali fotografandoli riflessi in superfici d’acqua perfettamente calme. Non aver paura di centrare l’orizzonte – la simmetria che ne risulterà potrebbe essere efficace. Fotografa al mattino presto o verso la fine del giorno, quando il vento tende ad annullarsi. Se l’acqua si muove, monta un filtro ND e allunga i tempi di posa per ottenere il classico effetto ‘setoso’. In giornate di cielo coperto, componi escludendo il cielo.

 

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