EOS R3: finalmente Canon svela i particolari della nuova mirrorless! Confermati il periodo del lancio (la seconda metà di novembre) e il prezzo (6.289 €, in pratica, la posizione a metà strada tra la EOS R5 e la reflex EOS-1D X Mark III). Nonché le caratteristiche definitive.
Già sapevamo che gli utenti tipo della EOS R3 sono principalmente i professionisti della fotografia di sport, news e natura. Questi potranno approfittare di un corpo (relativamente) compatto, leggero e versatile come quello della EOS R5, e allo stesso tempo robusto, affidabile e resistente agli elementi quanto la top di gamma reflex.

La EOS R3 è la fotocamera perfetta per il fotografo sportivo che vuole passare dalle reflex alle mirrorless, o come secondo corpo accanto all’ammiraglia EOS-1D X Mark III.
Un sensore da 24,1 megapixel
Come ci ha spiegato Stefano Catalani, Product Specialist Canon, il sensore full-frame avrà una risoluzione di 24,1 megapixel. Si tratta del primo CMOS progettato e realizzato interamente da Canon con tecnologia BSI (BackSide Illumination) e con costruzione stacked. È capace dunque di catturare la luce con più efficacia dei modelli passati. Nonché di offrire una maggiore resistenza al rumore digitale e una più ampia gamma.

Il sensore è il primo CMOS progettato e realizzato in casa da Canon a vantare una struttura BSI “stacked”.
La struttura “a strati” colloca il circuito di elaborazione del segnale ad alta velocità a un livello differente rispetto all’area dei pixel. Consente così di raggiungere notevoli performance nell’elaborazione dei dati, a partire dalla velocità massima nello scatto a raffica, pari a 12 fotogrammi al secondo con otturatore meccanico e a 30 con quello elettronico. Entrambe le opzioni prevedono la cattura di file in formato RAW 14 bit con tracking AF/AE attivo.
Super veloce!
Le performance velocistiche della EOS R3 prevedono un tempo di accensione di 0,4 secondi e tempi di posa fino a 1/64.000 di secondo con l’otturatore elettronico. Quest’ultimo con un lag nel rilascio limitato a soli 20 millisecondi (contro i 29 ms della EOS-1D X Mark III), con un tempo di sincro flash di 1/180 di secondo e con un effetto rolling shutter praticamente impercettibile grazie ai tempi di readout migliorati.
Non mancherà un sistema di flicker detection (anche con otturatore elettronico) dotato di una nuova modalità anti-flicker dedicata allo sfarfallio delle luci “ad alta frequenza”, per avere assicurate immagini coerenti dal punto di vista della luminosità e del colore in qualsiasi situazione di illuminazione, LED compresi. Velocissimo è anche il tempo di messa a fuoco, 0,03 secondi, che rende la EOS R3 la mirrorless più reattiva del sistema R.
Stabilizzazione fino a 8 stop
Confermata la stabilizzazione fino a 8 stop, la macchina potrà lavorare entro un range di sensibilità “nativo” tra ISO 100 e 102.400. L’autofocus sarà in grado di operare praticamente al buio. Canon ha infatti abbattuto ogni suo precedente record, raggiungendo i -7,5EV (un valore addirittura superiore a quanto annunciato in precedenza).
Sapevamo del sistema Dual Pixel CMOS AF II e della sua capacità di rilevare, oltre a occhi umani e animali, anche i veicoli. Scopriamo ora che per ottimizzare il rilevamento degli occhi vengono applicate tecnologie di deep learning (e non più solo semplici “pattern” come in EOS R5 e R6). Inoltre, c’è la possibilità di dare priorità al veicolo (nel caso di auto scoperte e moto) o, all’occorrenza, al pilota e si può contare sul tracking in combinazione con tutte le tipologie di area AF a partire da Spot.
Display OLED “blackout-free”
News fresche fresche anche per quanto riguarda il mirino elettronico. Il display OLED è costituito da 5,76 milioni di punti. Inoltre, è “blackout-free” grazie al bassissimo ritardo e a una frequenza di aggiornamento fino a 120 fps a piena risoluzione. Da sottolineare la presenza di un modalità di visione assistita che simula l’esperienza che si ha con il tradizionale mirino ottico. Ottima soluzione per favorire la transizione da reflex a mirrorless!
EOS R3: a me gli occhi
Per quel che riguarda il nuovo sistema Eye AF, i primi video chiariscono il suo funzionamento. Puntiamo lo sguardo sul soggetto che vogliamo a fuoco e nel mirino apparirà un piccolo riquadro che segnala la posizione del punto AF nell’inquadratura.
È chiaro come non basti guardare per stabilire il punto di fuoco, altrimenti basterebbe distrarsi osservando, per esempio, i parametri di scatto per perdere l’aggancio. Bisogna perciò dare conferma del soggetto scelto premendo un pulsante (personalizzabile secondo esigenza, di default è la mezza pressione del pulsante di messa a fuoco) sul corpo macchina, e la fotocamera si bloccherà su quello lasciando libero l’occhio di vagare per il frame fino alla successiva pressione.

Il sistema di puntamento Eye AF ci permette di scegliere il punto di fuoco semplicemente indirizzando l’occhio nel mirino.
Perché la “magia” dell’Eye AF avvenga, Canon ha dotato la EOS R3 di un mirino più grande di quello delle sorelle, con quattro LED a infrarossi sulla parte superiore dedicati all’occhio “nudo” e quattro su quella inferiore pensati invece per chi porta gli occhiali da vista.
Il sistema Eye AF non funziona se indossiamo lenti bifocali o lenti a contatto rigide. Mentre con gli occhiali da sole e a specchio ovviamente i risultati saranno poco affidabili. In generale, però, chi lo ha già sperimentato pare esserne molto soddisfatto.
La EOS R3 per i videomaker
Le informazioni sulle capacità video della EOS R3 in precedenza si limitavano al fatto che la mirrorless è in grado di registrare in 4K. In realtà, “internamente” la macchina è in grado di riprendere in formato 6K RAW (60% in più di dettaglio). Inoltre, il 4K fino a 60p è ottenuto tramite oversampling dal 6K stesso per la massima qualità.
La EOS R3 supporta Canon Log3 e HDR HQ nativamente. Può registrare contemporaneamente su SD UHS-II e CFexpress – ad eccezione del 6K RAW per una mera questione di bitrate. L’AF tracking per occhi e i veicoli è attivo in tutte le modalità di ripresa.
La slitta “multifunzione” è compatibile con nuovi accessori Canon (ma anche di terze parti, come l’adattatore XLR di Tascam). Tra questi l’adattatore ADE1 weatherproof per l’uso di flash professionali, un microfono stereo DM-E1D e un trasmettitore per speedlite. Un pratico adattatore per smartphone Android ci permetterà di montare il dispositivo sulla slitta collegato via USB.