Caos Leica in Cina.
Il colosso, leader nella produzione di lenti e fotocamere, ha infatti girato un video intitolato “La caccia” che ha sollevato in questi giorni un polverone.
Il breve video vuole rendere onore ai fotografi che rischiano la vita per riprendere i grandi eventi storici e, non a caso è stato scelto, come avvenimento principale, il massacro di piazza Tienanmen.
Nella clip si vede un fotografo straniero che il 4 giugno 1989 a Pechino riesce a fotografare da una stanza d’albergo “Tank Man”, il cinese che decise di mettersi davanti la colonna dei carri armati per impedirne il passaggio.
Perché tanto clamore? Il regime comunista non solo ha vietato di parlare del massacro degli studenti ma impedisce anche la commemorazione delle vittime.
Il caso si sta allargando a macchia d’olio: Leica infatti fornisce anche le lenti per smartphone alla Huawei e questo polverone, sollevato con la pubblicazione del video, rischia di travolgere anche il colosso tecnologico cinese.
“Il video non è prodotto da Leica, che deve quindi prendere le distanze dai contenuti del video. Siamo spiacenti per ogni incomprensione o falsa conclusione che può essere tratta”. Questa la comunicazione ufficiale di Leica rilasciata al South China Morning Post.
Le scuse di Leica non convincono: il video termina proprio con il logo del marchio.
https://youtu.be/UCUBAcGgb4A
Caos Leica: censurata in Cina per il video del massacro di piazza Tienanmen
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