L'uomo dietro al mito: la mostra su Che Guevara costruisce il racconto storico e il volto intimo di uno dei più grandi simboli contemporanei.

31 Marzo 2025 di Redazione Redazione

Il palazzo storico del Museo Civico Archeologico di Bologna accoglie fino al 30 giugno 2025 la mostra CHE GUEVARA tú y todos, dopo il successo riscontrato con la prima edizione.

La mostra, ideata e realizzata da SIMMETRICO Cultura, è curata da Daniele ZambelliFlavio Andreini, Camilo Guevara e Maria del Carmen Ariet Garcia. È prodotta da Alma e dal Centro de Estudios Che Guevara, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, l’Università IULM e il Settore Musei Civici | Museo Civico Archeologico Bologna, con il patrocinio del Comune di Bologna.

Che Guevara, oltre il mito

Una delle figure più radicate nell’immaginario collettivo, la cui influenza ha persuaso le generazioni a seguire. Cosa rimane tuttavia dell’uomo dietro al simbolo? Chi può delineare l’identità di Ernesto Guevara de la Serna, del suo vissuto e della sua umanità, al di fuori del simbolismo propagandistico?

Eppure, di Che Guevara ci è rimasto tantissimo, come evidenzia la mostra al Museo Civico Archeologico: documenti originali, poesie, registrazioni, lettere politiche e intime di un uomo dalla cultura e volontà sconfinate. Con una ricca selezione di testimonianze originali dall’inestimabile valore storico, la mostra getta luce sull’animo di uomo che è stato molto più di un’icona. Prima ancora che un rivoluzionario, Che Guevara è stato un uomo che ha deciso fino alla fine di perseguire i suoi valori e le sue idee, pagando con la vita. Se è vero che è stato consacrato alla storia, è altrettanto vero che della sua identità reale si sa oggi ben poco, sbiadita a causa della sua stessa significatività.

Tú y todos

Il titolo della mostra riprende un verso intenso e toccante di una poesia che Che Guevara scrisse alla moglie Aleida prima della sua partenza per la Bolivia, dove fu catturato e assassinato il 9 ottobre 1967. A partire dal titolo stesso, è chiaro l’intento espositivo: restituire una dimensione intima e consapevole alla figura di Ernesto Che Guevara. Non più solo il mito del guerrigliero forte e impavido, ma un uomo come tutti noi, che ha creduto e lottato per un ideale.

Ernesto Che Guevara in Sierra Maestra. 1958 ©Centro de Estudios Che Guevara

Il percorso espositivo si snoda lungo tre livelli narrativi: il contesto storico, la narrazione biografica e la dimensione intima.

Innanzitutto, slegare la figura del Che dal quadro geopolitico in cui si inserisce impedirebbe la comprensione degli altri due livelli. L’esposizione conta dunque su un ricchissimo apparato di fonti, sopratutto di carattere giornalistico.

A seguire, il secondo livello pone l’accento sulla biografia di Che Guevara. Presenta così materiali d’archivio inediti che ripercorrono gli eventi pubblici e privati della sua vita. Il pubblico è qui libero di spaziare tra i celebri discorsi ufficiali e le riflessioni sull’educazione, la politica estera, l’economia, il significato della rivoluzione e la speranza nell’“Uomo Nuovo”.

Infine, il terzo livello è di natura intimistica, e trova la sua forza nei frammenti dei suoi scritti personali, come diari e lettere ai familiari e agli amici, fino alle registrazioni inedite delle poesie che Guevara compose per la moglie Aleida. Questo livello rivela i dubbi, le contraddizioni e le riflessioni che caratterizzavano l’uomo dietro il mito, portando a una vicinanza con un uomo del popolo.

La capacità di andare oltre

In un percorso cronologico che vede lo spettatore coinvolto in prima persona, la mostra pone un dialogo ideale tra il personaggio, il periodo storico e il pubblico, sotto espressa volontà di Daniele Zambelli, direttore artistico e curatore della mostra.

“Ciò che mi rimane di questo dialogo ideale con Ernesto Che Guevara è la scoperta di un uomo intenso, che ha dedicato tutto sé stesso al servizio di un’idea stramba. Un’umanità che ha come imperativo morale l’evoluzione verso una società più giusta. Un intellettuale che ha trasformato l’utopia dell’uomo nuovo in azione concreta, lavorando per costruire una società orientata al bene comune, una società che non dimentica gli ultimi. Un uomo che sentiva davvero, sul proprio volto, il bruciare dello schiaffo dato dal potere a una moltitudine di uomini e donne privati di speranza e dignità. Dietro l’intellettuale e il rivoluzionario, però, ho scoperto anche la persona: fedele ai propri ideali, certo, ma anche attraversata da dubbi e incertezze”.

Info

Dal 27 marzo al 30 giugno 2025.

Luogo: Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio 2, Bologna.

Orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì, 10.00 – 18.00. Sabato, domenica e festivi, 10.00-19.00.

www.mostracheguevara.com

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