29 Gennaio 2019 di Denis Curti Avatar

Ispirazione o plagio? Un editoriale di Denis Curti 

Un vero e proprio colpo di scena, che segna un indiscutibile precedente storico, quello accaduto qualche mese fa nella vicenda legale che vedeva coinvolti Franck Davidovici e Jeff Koons. Lo scorso novembre, infatti, il fotografo francese è riuscito a vincere la causa contro Koons per il plagio di una propria fotografia scattata nel 1985 per la campagna pubblicitaria di NafNaf, ottenendo un risarcimento pari a 168.000 $. Ma la vicenda non finisce qui. La coautrice dello scatto, Elisabeth Bonamy, nonostante in un precedente accordo con Davidovici avesse rinunciato ai suoi diritti d’autore, alla luce del mancato onore di questo ha accusato a sua volta Davidovici per appropriazione indebita. Lo scontro tra il fotografo francese e l’artista inglese certamente si aggiunge a una lunga serie di celebri procedimenti legali, riguardanti l’appropriazione non autorizzata di un prodotto creativo. In questa lunga lista come non citare il celebre caso di Patrick Cariou contro Richard Prince del 2013, che, al contrario, vide vincitore Prince in quanto il giudice americano qualificò l’utilizzo che lui fece delle immagini di Cariou abbastanza trasformativo da qualificarlo come Fair Use, ossia uso lecito dell’opera precedente con nessuna violazione del copyright. La questione del Diritto d’Autore sulle immagini è senza dubbio uno dei terreni più spinosi e ambigui in ambito fotografico, soprattutto negli ultimi dieci anni con l’avvento di Internet e dei social network. Sebbene esista una tutela sulle riproduzioni di opere visive, quando si parla di fotografia non tutti i lavori fotografici sono tutelati dal diritto d’autore, in quanto la legge italiana distingue tre categorie fotografiche – opere d’arte, foto semplici e fotografie documentarie – a cui sono associati diritti di paternità e utilizzo completamenti diversi. Ora, le mie parole, lontane dal voler essere un approfondimento sul Diritto d’Autore, vogliono sollecitare delle riflessioni. Come si può categorizzare le immagini e di conseguenza tutelarle in maniera diversa? Su quali conoscenze estetico, filosofiche e formali un giudice può definire un’immagine secondo le tre categorie? E soprattutto, chi decide cosa sia arte o no?

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