Il 26 agosto inaugurano a Colorno quattro mostre di fotografia che anticipano la 13esima edizione di ColornoPhotoLife.

23 Agosto 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Si avvicina la 13esima edizione di ColornoPhotoLife, festival organizzato dal Gruppo Fotografico Color’s Light che sin dalla sua nascita propone un’indagine sulle “radici e nuove frontiere della fotografia”. La manifestazione andrà in scena a Colorno (PR) dal 14 al 16 ottobre 2022, tra mostre, letture portfolio e incontri.

Quattro le mostre che inaugureranno in anteprima venerdì 26 agosto, per un percorso di avvicinamento al festival.

L’anteprima di ColornoPhotoLife

Il 26 agosto, dunque, alle ore 21 aprono al pubblico quattro mostre fotografiche allestite presso il Museo dei paesaggi di terra e di fiume – MUPAC (al primo piano dell’Aranciaia, p.le Vittorio Veneto 22).

Si potranno, quindi, ammirare le immagini della collettiva Travel World Pics, con una selezione delle migliori opere iscritte al concorso Travel Tales Award dedicato alla fotografia di viaggio, e di Chiara Cunzolo, vincitrice del concorso MUSA per donne fotografe 2021 (sezione ritratto) con il progetto Free Down Sindrome. Entrambe queste mostre sono aperte fino al 25 settembre.

Sempre il 26 agosto inaugurano anche Alberto Sordi, l’umanità fragile, con immagini dall’archivio storico fotografico 3M, e Il Mississippi di William Ferris, uno dei più importanti etnomusicologi americani. Entrambe le mostre sono visitabili fino al 7 novembre.

Alle 21.30 si terrà inoltre la presentazione del volume Travel Tales Award 2022, a cura di Simona Ottolenghi e Attilio Lauria, che raccoglie sedici “storie di viaggio”.

La mostra dedicata ad Alberto Sordi

Organizzata da Fondazione 3M in partnership con ColornoPhotoLife, L’umanità fragile raccoglie le immagini scattate sui set di molti film di Alberto Sordi. L’esposizione fa emergere la capacità dell’attore romano di mettere in scena – attraverso i suoi celebri personaggi – le caratteristiche antropologiche dell’italiano medio dal dopoguerra.

Alberto Sordi, Il maestro di Vigevano

La fotografia si dimostra, dunque, un mezzo di grande efficacia nel sottolineare i gesti, le posture e gli sguardi di Alberto Sordi. Permettendo di entrare nel mondo dei suoi personaggi.

Dietro lo sguardo severo del maestro di Bravissimo e quello baldanzoso del maturo provinciale de Il diavolo, le espressioni enfatiche dell’incapace imprenditore de Il boom e la normalità tragicamente spiazzata di cui è vittima il protagonista de Il mafioso, si nasconde un’umanità fragile che ride anche quando non dovrebbe, fantastica imprese che non porterà a compimento e obbedisce alle direttive borghesi più convenzionali.

Le opere esposte appartengono all’archivio di Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di 110 mila immagini, che celebra quest’anno il suo ventesimo anniversario.

www.colornophotolife.it

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