11 Giugno 2020 di Redazione Redazione
Un giorno, all’inizio della mia carriera, mia moglie Sarah mi chiese come stesse andando l’attività. «Oh, molto bene!», le risposi. «Sono  contento delle immagini, le ho spedite a tutti i clienti e ne sono entusiasti!». «Ottimo», mi disse. «E hai già inviato loro anche le fatture?». «Ehm… no, non ancora». Ci credo che i clienti fossero felici: non avevano ancora pagato un centesimo! Se Sarah non mi avesse riportato con i piedi per terra, non avrei probabilmente inviato quelle fatture in breve tempo. Forse non finché non avessi visto finire i soldi… Ero troppo preso dall’interazione con i clienti, dalla creazione delle immagini e dalla loro post-produzione in Photoshop. Dopo tutto, erano le tre cose che mi ero sempre immaginato di fare come fotografo a tempo pieno. Ero tutto concentrato sull’arte, la creatività e il rapporto con le persone, non sull’impresa economica. So però dove sono le priorità. Ho conosciuto fotografi di medio talento che conducono attività più che fiorenti. E fotografi straordinari che vivono alla fame. Credono che le immagini eleganti siano tutto – invece, sono solo parte del successo. Alla fine, finiscono i soldi e rinunciano al loro sogno in cambio di un lavoro a stipendio fisso: l’assenza di utili è l’epitaffio di qualsiasi impresa, grande o piccola che sia.

La lista per il successo

Quando penso a cosa serve per avere successo come fotografi professionali, quindi, l’ottima fotografia finisce in fondo alla mia lista. Ecco cosa credo che venga prima:

  • La professionalità. Bisogna condurre l’attività con spirito imprenditoriale. Significa essere determinati, organizzati e resistenti. Perché resistenti? Perché subiremo molti colpi. La maggior parte dei clienti è come si può sperare che sia. Ma ce ne saranno altri che prenoteranno il nostro tempo e le nostre immagini e poi non li vorranno più. Clienti aggressivi. Clienti che smettono di rispondere e spariscono. Non potremo lasciarci abbattere e distrarre.
  • Sapere cosa vende e come fotografarlo. Noi possiamo anche amare un determinato stile o genere, ma se non ha mercato finiremo in difficoltà. È necessario trovare il compromesso tra fare quello che amiamo e fare quello per cui la gente paga. Nel tempo, il mercato cambia: quello che funziona adesso non funzionerà tra cinque anni. Studiamo i trend, continuiamo ad imparare cose nuove ed evolviamoci.
  • Gestire il budget. Capiamo quali attrezzature ci fanno guadagnare. Io vorrei ogni nuovo corpo macchina, ogni nuovo obiettivo. Acquistare materiale, però, deve essere una ponderata scelta imprenditoriale. Il mio obiettivo preferito in assoluto è il 105 mm: ha quarant’anni…
  • Organizzare il tempo. Razionalizziamo dove investire tempo e dove non perderlo. Passare quattro ore a elaborare un’immagine cui ci sentiamo legati può avere o non avere senso in ottica finanziaria. Ricordiamo che possiamo aumentare tutto, tranne il tempo.
  • Il pessimismo. Se una scheda di memoria si corrompe, se un corpo macchina si rompe, se un obiettivo cade – possiamo ancora finire il lavoro? Dobbiamo calcolare il punto di equilibrio tra il costo dell’attrezzatura di scorta e la perdita di guadagno se non possiamo consegnare. E cosa succede se un cliente inciampa nella nostra borsa e ci fa causa? Contratti, assicurazioni e piani di sicurezza non sono emozionanti, ma ci preparano al peggio. Se fotografiamo tutti i giorni, non è questione di “se” qualcosa andrà storto – è questione di “quando”.
  • Superare la paura di vendere. Studiare tecniche di marketing e di vendita aiuta a consegnare quello che i clienti hanno ordinato – stampe, album o grandi formati. È importante capire l’importanza di vendere oggi: se un cliente è disposto a spendere 500 € oggi, ma potrebbe essere disposto a spenderne 600 tra una settimana, io chiudo comunque oggi.
  • Una tecnica straordinaria. Guadagniamoci i titoli di studio che possono darci sicurezza. Vinciamo premi per impressionare i clienti. Esibiamo l’esperienza che spinge le persone a voler essere ritratte da noi. Facciamo tutto quello che ci ha attirato in questo settore. È il lavoro più bello del mondo!
È raro che la capacità imprenditoriale si manifesti naturalmente insieme alle competenze tecniche e al talento creativo. Se non l’avete, studiate o assumete qualcuno che possa gestire questi aspetti al posto vostro. Oppure fate quello che ho fatto io: sposate un genio del business come Sarah! Lo so: io sono molto fortunato. Può darsi che sia questo l’ingrediente finale: un po’ di fortuna!

Paul Wilkinson

Paul Wilkinson profilo

Paul è un premiato fotografo internazionale, autore del best-seller Mastering Portrait Photography, collegato al sito companion gratuito MasteringPortraitPhotography.com  che vi invitiamo a visitare. In questa serie di articoli, Paul ha deciso di condividere con noi esperienze e storie, e di raccontare delle difficoltà legate alla sfera professionale.

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