David Bowie fotografato da Steve Schapiro in una mostra a Torino che propone uno spaccato dell’America degli anni Settanta.

10 Dicembre 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 26 febbraio 2023, all’Archivio di Stato di Torino si può ammirare la mostra David Bowie | Steve Schapiro: America. Sogni. Diritti. Un’esposizione che ripercorre il periodo trascorso dal cantante negli Stati Uniti e che – sempre attraverso gli scatti di Schapiro – mostra uno spaccato della società e della cultura americane negli anni Settanta.

David Bowie negli scatti di Steve Schapiro

La mostra riunisce dunque settanta scatti che, partendo dal lavoro di Schapiro con David Bowie, portano il visitatore a scoprire anche il suo lavoro di fotoreporter e fotografo di scena.

Bowie e Schapiro si incontrano per la prima volta nel 1974 a Los Angeles. Qui David Bowie si era trasferito dopo il tour promozionale in Nord America dell’album Diamond Dogs. Proprio in quegli anni, il cantante si avvicina per la prima volta al cinema e fa il suo esordio nel film L’Uomo che Cadde sulla Terra, di cui Schapiro era fotografo di scena.

E proprio Schapiro – già considerato uno dei maggiori fotografi dell’epoca – accompagna Bowie in questa avventura americana. Non solo fotografandolo sul set ma anche realizzando gli scatti per le copertine sia di Station to Station, registrato a Los Angeles, sia di Low.

© Steve Schapiro

Attraverso la capacità di Schapiro di cogliere l’umanità dei suoi soggetti, il visitatore potrà così riscoprire l’aspetto più personale di uno dei grandi miti della cultura popolare del Ventesimo secolo. E allo stesso tempo respirare il clima culturale in cui Bowie creava la sua opera. Entrambi gli artisti, infatti, condividevano una particolare sensibilità per quelli che erano i temi sociali dall’epoca, a cominciare dalle lotte per diritti civili degli afroamericani, delle donne e delle persone queer.

La vicenda personale di David Bowie si intreccia così ai momenti salienti dell’America degli anni Settanta, restituiti attraverso le immagini di Steve Schapiro in maniera più chiara, diretta e allo stesso tempo poetica di tanti romanzi, saggi, canzoni o opere d’arte che siano stati prodotti per decifrare uno dei periodi più complessi della storia recente.

Steve Schapiro

Scopre la fotografia all’età di nove anni durante un campo estivo. Eccitato dal potenziale della fotocamera, trascorre i decenni successivi aggirandosi per le strade della sua città natale, New York, cercando di emulare il lavoro del fotografo francese Henri Cartier-Bresson. Dalla pratica dilettantistica passa agli studi al fianco del fotoreporter W. Eugene Smith.

Durante gli anni Sessanta, Schapiro affronta attraverso la fotografia temi diversi tra cui la dipendenza da stupefacenti, la Pasqua ad Harlem, i movimenti di protesta politica o la campagna presidenziale di Robert Kennedy. Attivista e documentarista, ha raccontato molte storie relative al movimento per i diritti civili degli afroamericani. Tra queste, la marcia su Washington, le proteste per la registrazione degli elettori e la marcia da Selma a Montgomery. Chiamato dalla rivista Life a Memphis dopo l’assassinio di Martin Luther King Jr, ha prodotto alcune delle immagini più famose di quel tragico evento.

Negli anni ‘70 Schapiro sposta la sua attenzione sul cinema, lavorando sul set di film come Il Padrino, Come eravamo, Taxi Driver, Rambo. Ha anche collaborato a progetti con musicisti, come Barbra Streisand, David Bowie e i Velvet Underground, per copertine di dischi e opere d’arte correlate.

Info

Archivio di Stato di Torino
Piazza Castello 209 – Piazzetta Mollino

Orari: giovedì e venerdì dalle 15 alle 19. Sabato e domenica dalle 11 alle 20. 25 e 31 dicembre chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

A cura di ONO arte, la mostra è prodotta da Radar, Extramuseum e Le Nozze di Figaro. Con il patrocinio di Regione Piemonte.

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