Marco Zanella, fotografo del collettivo Cesura, si aggiudica la 18esima edizione del Premio Ponchielli. Organizzato e promosso dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale APS-ETS) il premio è in memoria del photo editor Amilcare G. Ponchielli.
Marco Zanella vince il Premio Ponchielli 2022
Il suo nome è stato scelto tra una rosa di quindici finalisti. Con lui, Ciro Battiloro, Fabio Bucciarelli, Alessandro Cinque, Chiara Fossati, Marco Gualazzini, Michele Lapini e Valerio Muscella, Carlo Lombardi, Luca Meola, Gabriele Micalizzi, Pierpaolo Mittica, Erika Pezzoli, Tommaso Protti, Emanuele Satolli e Lorenzo Tugnoli.
A giudicare i progetti la giuria presieduta da Claudio Corrivetti, Postcart Edizioni. A lui si sono affiancati Paolo Woods, fotografo e direttore artistico di Cortona On the Move; Andrea Comollo, responsabile comunicazione di WeWorld; Mariuccia Stiffoni Ponchielli; Nicolò Filippo Rosso, vincitore del Premio Ponchielli 2021, e tre membri del GRIN, Manila Camarini, Antonio Carloni, Simona Ongarelli.

Il lavoro di Marco Zanella, Scalandrê – espressione dialettale romagnola che significa “fuori stagione, sfasato” – è frutto di un progetto triennale su Cotignola, un piccolo paese nel Nord Italia con una tradizione agricola. Da questo lavoro è nato poi l’omonimo libro.
Il fotografo indaga ciò che viene spesso definita come “la fine della civiltà contadina”, collocandosi a cavallo tra il prima e dopo la pandemia. Le sue immagini testimoniano l’impegno di una comunità nel preservare antiche tradizioni e memorie collettive.
Le menzioni
La giuria ha, inoltre, assegnato due menzioni speciali ai lavori di Alessandro Cinque, Alpaqueros, e di Lorenzo Tugnoli, Non è mai lo stesso.


Infine, Chiara Fossati si è aggiudicata la Menzione Speciale WeWorld per il miglior progetto fotografico sul tema dei diritti delle donne e la parità di genere con il suo lavoro Comete.
