E se fosse tutto per una questione di like…
Qualche mese fa in Malesia è accaduto un fatto alquanto curioso ma simbolico. Curioso perché la nota azienda asiatica Samsung ha utilizzato, per scopi promozionali, una fotografia scattata con una classica macchina fotografica professionale. Fin qui tutto bene, se non fosse per il fatto che quella stessa immagine sarebbe stata utilizzata per pubblicizzare la qualità della fotocamera del nuovo modello Samsung Galaxy A8 Star. Il vaso di Pandora è stato aperto quando l’autrice dell’immagine, Dunja Djudjic, ha notato casualmente che il suo scatto campeggiava sul sito malesiano della multinazionale lasciando, più o meno esplicitamente, intendere che quella stessa fotografia era stata realizzata grazie alle capacità tecniche della fotocamera di quel modello di smartphone.
La rivoluzione che Internet e i social network hanno portato alle nostre vite
Nelle sue dichiarazioni al giornale DIY Photography, la Djudjic racconta che per creare quello scatto aveva utilizzato una classica macchina fotografica digitale e che successivamente l’aveva caricato sul sito di archiviazione e condivisione di fotografie EyeEm per poi averlo selezionato, insieme ad alcune foto, per inserirlo nel catalogo dell’agenzia fotografica Getty Images. Dunque l’immagine in questione oltre a non essere stata scattata con lo smartphone Galaxy A8 Star è risultata visibilmente modificata attraverso programmi di fotoritocco. La questione tuttavia, come anticipato nell’introduzione, non è solamente curiosa ma, a mio avviso, strettamente simbolica della rivoluzione che Internet e i social network hanno portato alle nostre vite. Spesso mi sono chiesto come mai multinazionali come Samsung, Apple ecc, promuovano i propri smartphone vantando prestazioni sempre migliori delle loro fotocamere. Perché limitare la comunicazione pubblicitaria di un prodotto a una sola delle sue, ormai moltissime, funzioni? Con molta probabilità questo aspetto si lega profondamente con la nostra vita. Oggi un’immagine fotografica privata non è più semplicemente un ricordo ma, al tempo dei social, belle foto da poter condividere significano like che colmano le nostre insicurezze, appagano la nostra vanità e costruiscono la nostra vita sociale. Detto ciò, sono aperte le riflessioni.
Denis Curti
Immagine in evidenza © Dunja Djudjic