Con l’approccio giusto, possiamo portare a casa qualche soldo, e molta visibilità, vendendo a riviste e siti web. Farci pubblicare su riviste e siti è un buon modo per guadagnare qualcosa e per ottenere pubblicità aggiuntiva per la nostra piccola impresa fotografica. Abbiamo bisogno di un portfolio di immagini forti e attinenti ai temi trattati dalla pubblicazione cui lo proponiamo. Diamo una seria occhiata al materiale già pubblicato e identifichiamo le aree in cui pensiamo che i nostri scatti possano essere migliori di quelli in uso, oppure offriamo soggetti simili ripresi in modo diverso e più interessante. Naturalmente, è più semplice lavorare per riviste e siti che si occupano di soggetti per i quali abbiamo già un interesse personale, dalle auto alle mountain bike, dai viaggi all’artigianato.
Vendere fotografie a giornali e siti web: i primi passi
Per qualsiasi tipo di pubblicazione, il nostro primo approccio dovrebbe essere professionale e breve, perché la redazione non ha il tempo di leggere la storia della nostra vita! L’opzione migliore è una email come primo contatto ed è più sicuro individuare un singolo destinatario, un redattore specializzato o un grafico, a meno che il sito non offra un canale diretto per le candidature. Alleghiamo alla mail da cinque a dieci immagini in bassa risoluzione e un link al nostro sito web o alla nostra pagina su Flickr o 500px. Non sorprendiamoci se non otteniamo una risposta immediata: è facile che il destinatario sia impegnato, o magari fuori ufficio. Se tutto tace, dopo una settimana o due proviamo a mandare una breve seconda mail. Non inondiamo la redazione di insistenti richieste: è il modo più sicuro per farci cestinare! Ogni pubblicazione ha bisogno di immagini, ma anche di parole, e se possiamo offrire entrambe avremo migliori chance di pubblicazione. Nel primo contatto limitiamoci a una veloce bozza di proposta per un possibile articolo e a qualche immagine di esempio, ma teniamoci pronti nel caso ci rispondano positivamente. Dobbiamo saper produrre un testo ben scritto, che necessiti solo di un minimo intervento redazionale. Anche l’autopubblicazione di un libro è una possibilità: i servizi di stampa online come Blurb (it.blurb.com) permettono di impaginare, pubblicare e promuovere il nostro lavoro. Offrono template e strumenti facili da usare per costruire il volume e una libreria online per venderlo. I libri di Blurb possono essere venduti anche tramite Amazon e Apple iBook. Il vantaggio di questi servizi è che le stampe sono su ordinazione, così non dobbiamo affrontare l’enorme costo iniziale del normale self-publishing. Hanno un prezzo, però, come è ovvio: per ogni vendita, riceveremo solo una percentuale del totale.