Esposizione
Impariamo a scegliere la modalità di misurazione più adatta al tipo di soggetto che andremo a fotografare, per ottenere un’esposizione sempre perfetta.
Il sistema esposimetrico della nostra fotocamera ha il compito di analizzare la scena inquadrata e di calcolare le impostazioni di apertura e tempo di posa che si tradurranno poi in una corretta esposizione. La fotocamera presume che la luminosità media all’interno della scena sia quella di un grigio al 18% ed è tarata su questo valore. Tutte le modalità di misurazione si basano su questo presupposto, ma per ciascuna cambia il modo in cui la scena è analizzata. Ad esempio, la modalità multizona suddivide l’inquadratura in aree più piccole, le legge individualmente e infine usa sofisticati algoritmi per determinare l’esposizione finale della scena. Le modalità “parziale ” e “spot ”, invece, tengono conto solo di un’area molto piccola (di solito tra il 3% e il 9% della scena ) al centro dell’inquadratura.
La possibilità di effettuare la lettura in maniera differente consente al fotografo di procedere con misurazioni della luce più precise, a seconda della scena. Assicuriamoci, tuttavia, che la modalità scelta sia davvero quella adatta al soggetto che stiamo per fotografare. Ad esempio, un paesaggio con un brillante cielo blu, della lussureggiante erba verde e un albero ombroso richiederà la modalità multizona invece dell’opzione spot, perché se misurassimo la luce solo sull’albero scuro, la fotocamera penserebbe che stiamo effettuando la misura su un tono medio e sovraesporrebbe. Con la misurazione multizona, la fotocamera tiene conto delle variazioni di luminosità di ogni zona – il cielo, l’erba e gli alberi – e si basa su quelle per calcolare un’esposizione complessivamente più accurata.
Modalità multizona
I sistemi di misurazione multizona sono molto affidabili e garantiscono una corretta esposizione nella maggior parte delle situazioni. La modalità multizona è la più sofisticata tra tutte quelle disponibili. Funziona suddividendo l’intera inquadratura in più aree e procedendo con letture individuali effettuate su ogni zona. Con le informazioni ricavate dalle letture e confrontando i dati con un archivio interno di immagini, la fotocamera effettua una serie di complessi calcoli che permettono di stabilire l’esposizione finale.
Modalità spot e parziale
Ideali per situazioni in cui si desidera effettuare una lettura in una zona specifica dell’inquadratura, le modalità spot e parziale devono essere usate con cautela perché lavorano misurando la luce solo all’interno di una piccola area, generalmente al centro dell’inquadratura. La modalità spot di solito effettua la lettura esattamente sul 3% dell’inquadratura, mentre la modalità parziale non è così precisa: l’area presa in considerazione è pari circa al 9% della scena. Per ottenere una corretta esposizione quando si utilizzano questi schemi, l’area di misurazione deve essere posizionata su un tono medio, altrimenti si corre il rischio che la scena sia sovra o sottoesposta. Questo tono medio non deve essere necessariamente grigio – potrebbe essere di qualsiasi altro colore, come l’erba verde o un muro marrone.