Due chiacchiere con Michele Dalla Palma
Chiediamo a Michele Dalla Palma di aiutarci a comprendere nello specifico la filosofia che sta alla base della proposta Exclusive Experience.
Avendo affrontato grandi viaggi e avventure in tutto il mondo, quali doti deve possedere, per tua esperienza, un buon fotografo? «L’approccio di un fotografo nei confronti di mondi diversi e sconosciuti dovrebbe essere quello rigorosissimo dell’antropologo. La prima regola dell’antropologia è di non interagire con la realtà che si vuole indagare e descrivere. In una qualsiasi situazione che non ti appartiene e dove sei considerato un estraneo, un alieno, devi riuscire a stare nell’ombra, a renderti invisibile. Il fotografo è una sorta di “ladro della realtà”, non certo un manipolatore. Bisogna essere capaci di “rubare l’anima” senza interagire in alcun modo con i protagonisti della tua storia. L’invisibilità e l’obiettività sono doti fondamentali del fotografo di reportage».
Che cosa possono imparare i fotografi e gli appassionati che si iscrivono ai viaggi Exclusive Experience? «Conoscere e rispettare il mondo. La fotografia di reportage ha delle basi etiche e filosofiche ben precise e chiare che cerchiamo di trasmettere ai nostri compagni di viaggio. Inoltre, il racconto fotografico ha, come ogni forma di comunicazione, una sua grammatica e delle regole narrative che bisogna imparare e utilizzare. Farlo sul campo, con la guida e i consigli di fotoreporter esperti, è molto più semplice e consente di trovare anche uno stile che contraddistinguerà la sensibilità di ciascuno. Abbiamo selezionato delle destinazioni e degli ambiti culturali in grado di raggiungere realtà molto diverse da quelle che solitamente sono proposte, dove è possibile incontrare culture ancestrali non ancora contaminate dalla globalizzazione e spesso inserite in contesti ambientali straordinari, lontani dalle rotte del turismo di massa. La fotografia, se rispetta la realtà e non tenta di personalizzarla, è forse il più potente strumento di comunicazione, immediatamente comprensibile da chiunque perché non necessita di traduzioni o mediazioni. Noi insegniamo a raccontare con l’immediatezza delle immagini quelle realtà difficili da spiegare con le parole».
Chi partecipa ai tuoi viaggi, scherzando, dice che sei l’unico fotografo che insegna a non fotografare. Perché? «La fotografia è l’ultimo frammento di un percorso di conoscenza, di analisi e di studio della realtà che ci circonda, delle emozioni e delle atmosfere che percepiamo intorno a noi. Lo scatto fotografico deve essere stimolato, motivato e giustificato dalla somma di questi fattori. Un narratore della realtà attraverso le immagini, il fotoreporter, si crea una storia in testa, un filo logico costruito con un lavoro di osservazione e impara a fotografare mantenendo una coerenza con quella storia. Quando sono lontano da casa per costruire una storia con le immagini mi capita di incontrare anche situazioni, scene, dettagli che non fanno parte della trama del mio fotoracconto. Non le fotografo, anche se sono interessanti, curiose, affascinanti; preferisco godere della loro osservazione e depositarle nella mia memoria, gustandomi quei frammenti di vita e di realtà che andranno poi a costruire il bagaglio della mia esperienza. Perché ogni attimo che guardi attraverso il mirino della fotocamera è un attimo di vita che non vivi. Io la vita preferisco viverla e solo quando serve la imprigiono nel magazzino della mia fotocamera».
testo di Giovanni Pelloso
Michele Dalla Palma
Master Nikon School, ideatore e coordinatore del progetto Exclusive Experience, è uno dei fotoreporter più esperti attualmente in attività con oltre 500 fotoreportage pubblicati sulla stampa nazionale ed estera, quindici volumi, centinaia di ore di produzione televisiva documentaria realizzati in ogni continente e andati in onda su importanti canali televisivi. Dal 2018 è coordinatore del progetto National Geographic Photography Expeditions. Da oltre vent’anni si dedica anche all’insegnamento dei principi etici, filosofici e compositivi della fotografia e della narrazione fotografica che stanno alla base del progetto Exclusive Experience.