19 Luglio 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Fino al 10 ottobre, Forte di Belvedere a Firenze ospita due mostre di fotografia inserite nel progetto Ieri, oggi, domani. Italia autoritratto allo specchio. Si tratta di un’iniziativa del Museo Novecento nata sotto la direzione artistica del direttore Sergio Risaliti.

Due mostre di fotografia raccontano l’Italia

La prima delle due mostre di fotografia allestite a Forte di Belvedere è Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea. Una storia di archivio della migliore fotografia italiana dedicata al nostro Paese, dalle foto storiche di Alinari alle nuove produzioni contemporanee. È una mostra nata da un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, prodotta da Fratelli Alinari Idea SpA, promossa Fondazione Alinari per la Fotografia.

mostre di fotografia

Michele Vestrini, Sognando i corsari, Terrazza Mascagni, Livorno, 1958, Archivi Alinari – archivio Leiss, Firenze

Pienovuoto, del grande fotografo Massimo Vitali, è un ritratto della nostra società contemporanea tra solitudini, moltitudini, spazi pieni, assembramenti e spazi vuoti. Dove la natura o le città sembrano aver isolato pochi sopravvissuti nel mezzo di architetture e paesaggi grandiosi, sublimi, che dominano ancora incontrastati la vita.

Dagli Alinari alla fotografia contemporanea

A cura di Rita Scartoni e Luca Criscenti, Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea racconta il fascino e la diversità dell’Italia. I suoi paesaggi, la sua creatività e le sue persone. La selezione di scatti, pur non esaurendo la complessità della fotografia italiana, ne ripercorre 160 anni di storia, tra foto d’atelier, pittorialismo, concettualismo, cronaca e ricerca artistica. Un percorso che comincia dalle fotografie dei Fratelli Alinari e da quel vasto mondo che intorno a essi si è andato formando. Per giungere, attraverso i grandi maestri della fotografia del Novecento, fino alle più aggiornate sperimentazioni.

mostre di fotografia

Luigi Ghirri, Valli Grandi Veronesi, 1988-89 © Eredi di Luigi Ghirri

Spiega la curatrice Rita Scartoni: «La mostra apre con un’opera di Walter Niedermayr e chiude con un toccante scatto di Paolo Pellegrin. Nel mezzo tanti autori, tutti amatissimi, dai maestri del Novecento, come Mario Giacomelli, Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, ai contemporanei Alex Majoli, Olivo Barbieri, Mario Spada, Gabriele Croppi, ad artisti emergenti come Paolo Spigariol».

«In questo caleidoscopio di sguardi a fare da legante sono le immagini degli Archivi Alinari. L’Archivio si apre e dialoga con il contemporaneo anche al di fuori di rigide griglie cronologiche, giocando con i formati e il tema della riproduzione e della “riproducibilità” della fotografia, per cogliere attraverso assonanze quell’insieme variegato di incanti, saperi, contraddizioni che fanno dell’Italia un paese speciale. Ed è con questa chiave di lettura, la molteplicità – molteplicità degli sguardi, dei paesaggi, delle ricchezze artistiche e culturale – che l’Italia si ri-presenta al mondo, dopo un periodo particolarmente duro».

Massimo Vitali e la società contemporanea

Pienovuoto, la mostra di Massimo Vitali curata da Sergio Risaliti, vuole esaltare lo guardo di un fotografo che sa cogliere l’instabile ma ricorrente equilibrio tra densità e assenza, tra calca e solitudine. Tra città e spiagge affollate e luoghi ameni dove la presenza umana è ridotta ai minimi termini.

mostre di fotografia

Massimo Vitali, “Rosignano Milk Maddalena Penitente”, 2020

Spiega Sergio Risaliti: «Massimo Vitali è in grado di mettere in scena un’Italia secondo punti di vista del tutto peculiari. La sua visione del nostro paese è quella di un teatro universale, ora preso d’assalto ora al contrario ancora rappresentato come spazio di estese misure e solitudini, tra assembramenti e moltitudini di spiagge affollate e discoteche piene all’inverosimile. A fare da contraltare a questo repertorio ecco spazi ancora incontaminati, dove poche presenze testimoniano la forza della natura e il suo dominio fuori della civiltà dei consumi e della tecnologia».

«Il tempo per Vitali è non tanto relativo quanto fuori del tempo: la fotografia non certifica cosa è stato, ma quello che potrebbe essere sempre un eterno presente. La vita fissata in termini di metafisica, e il reale si trasforma in una messa in scena, la cui verità iconica sembra nascere con la mutazione fotografica del contenuto in forma assoluta e a sé stante».

Commenta Massimo Vitali: «Cerco di restituire dei pezzi di storia, di vita, e cerco di fornire elementi molto precisi e apparentemente inutili. A me piace la storia dell’uomo normale. Odio le belle fotografie».

Come visitare le due mostre di fotografia

L’iniziativa Ieri, oggi, domani. Italia autoritratto allo specchio è promossa dal Comune di Firenze e organizzate da MUS.E grazie a Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze, in collaborazione con Mazzoleni. Le mostre saranno eccezionalmente aperte gratuitamente al pubblico.

Sono in programma visite guidate alle due esposizioni e al Forte Belvedere tutti i venerdì e tutti i sabati alle ore 17 (gratuite e riservate ai soci Unicoop Firenze) e alle 18.30 (€ 3,00 intero e €1,50 ridotto – residenti Città Metropolitana e 18-25 anni).

www.musefirenze.it

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