La Fotogalleria Paoletti di Bologna accoglie, il weekend del 16-18 maggio 2025, la mostra personale di Federica Chiarentini dal titolo Flagelli d’Italia: memorie di una civilizzazione selvaggia. Tratta dall’omonimo libro fotografico, edito da Vanilla Edizioni (2025), l’esposizione indaga gli effetti catastrofici dell’antropizzazione su clima e territorio. Inserito in un discorso di più ampio respiro, la fotografa invita a una riflessione sui danni ecologici e ambientali, e su quanto le nostre azioni possano incidere sulle generazioni future.
Flagelli d’Italia: memorie di una civilizzazione selvaggia
Perno espositivo sono le evidenze scientifiche sui fenomeni climatici odierni, dal climate change all’effetto altalena, ovvero la brusca alternanza tra eventi metereologici estremi. Particolarmente esaustiva è la recente ricerca pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters, Growing Threats From Swings Between Hot and Wet Extremes in a Warmer World. Frutto della collaborazione fra cinque climatologi di Cina, Regno Unito e USA, rileva un aumento del 22% ogni dieci anni della frequenza di oscillazione tra grandi ondate di caldo e forti nubifragi, a partire dal 1956 al 2015. Inoltre, i recenti eventi alluvionali che hanno interessato il territorio dell’Emilia-Romagna hanno posto un ulteriore campanello d’allarme sulle conseguenze dell’attività umana.

Attorno al rapporto conflittuale tra uomo e terra, così mutato nel corso degli anni e sempre più conflittuale, si sviluppano le quattro sezioni espositive. Ordine, Paese mare, Mare urbano e Civitas si spostano lungo le zone italiane più paradigmatiche. Ritroviamo qui le spiagge bianche e i litorali cristallini di Rosignano Solvay, profondamente ridisegnati dagli scarichi della fabbrica di bicarbonato di sodio.
In esposizione anche gli scatti al recente progetto crocieritistico di Ravenna Home Port, che prevede la costruzione di un nuovo terminal entro il 2026. Sebbene sia stato definito sostenibile, il progetto rientra tuttavia tra gli inquinanti settori “hard to abate”. Difficili da ridurre e da decarbonizzare, le cui emissioni rimangono ingenti.
Con sguardo attento e ironico, Federica Chiarentini denuncia queste e altre realtà che evidenziano i paradossi del nostro tempo. Cartelli di divieto, recinzioni astratte, fotomontaggi volutamente sarcastici si alternano dunque a scatti di profonda denuncia e sdegno. E con la stessa sagacia, l’artista pone una riflessione tanto sul legame tra comunità e ambiente quanto sulle conflittualità individuali che ci attanagliano.
Info
Dal 16 al 18 maggio 2025.
Inaugurazione venerdì 16 maggiore, ore 16:30.
Luogo: Fotogalleria Paoletti, Strada Maggiore 14/A Bologna.
Orari: Venerdì, 16:00-19:00. Sabato e domenica, 10:00-12:30 e 16:00-19:00.
Link al volume: www.vanillaedizioni.com