29 Marzo 2019 di Vanessa Avatar

Franco Vaccari è uno degli esponenti più originali e influenti della fotografia concettuale italiana e non solo. La sua pratica artistica e i suoi approfondimenti teorici sul linguaggio e sul significato delle immagini prendono corpo tra gli anni Sessanta e Settanta, parallelamente all’espansione dei mezzi di comunicazione e all’aumento della presenza di oggetti tecnologici nella dimensione quotidiana. L’attitudine del mezzo fotografico a riprodurre ciò che è visibile e la qualità estetica del suo prodotto – l’immagine – non sono più le colonne portanti della rappresentazione del mondo. L’attenzione ora è sull’atto fotografico, sull’idea e sulla struttura psichica di cui, al pari dell’uomo, per Franco Vaccari è dotata anche la macchina .
Ai riferimenti cartesiani dello sguardo e della narrazione – il chi, il cosa, il dove – Vaccari sostituisce il concetto di “inconscio tecnologico” che consente al mezzo di dare una forma a tutto ciò che entra nel suo campo visivo, in modo autonomo e incontrollabile dall’individuo.

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