16 Agosto 2019 di Vanessa Avatar

Dedicarsi alla fotografia paesaggistica all’alba non è uno sforzo da poco, ma spesso offre due imperdibili opportunità: la possibilità di immortalare i fantastici colori del cielo prima dell’alba e quella di catturare il momento esatto in cui il sole sorge.

Fotografare all’alba: i consigli

  1. Prevediamo il clima: le condizioni climatiche locali sono terribilmente importanti, quindi procuriamoci qualche informazione prima di arrivare sul posto.
  2. Andiamo in ricognizione: familiarizziamo con il territorio, per determinare il punto o i punti di vista migliori in relazione alla posizione del sole. Se possibile, andiamoci di giorno, così non dovremo brancolare nel buio. Se non è possibile, studiamo almeno una mappa, per sapere dove parcheggiare, che sentiero prendere, e così via.

  3. Arriviamo presto: decidendo a che ora puntare la sveglia, ricordiamo che il cielo è spesso più colorato prima dell’effettivo sorgere del sole (come lo è al tramonto, nei minuti dopo il calare del sole). Dobbiamo quindi essere in posizione con il cavalletto montato e i filtri a posto molto prima dell’alba vera e propria. Noi avevamo calcolato al minuto il nostro arrivo al castello, ma ci siamo quasi persi lo stesso i colori delle nuvole: sono apparsi e scomparsi in un attimo e hanno mantenuto la massima intensità giusto il minimo indispensabile per qualche scatto.

  4.  Esponiamo a destra: l’esposizione può essere complicata all’alba, specie in controsole, perché il cielo è inevitabilmente molto più luminoso del terreno. I filtri graduati ND possono aiutare ma resta il problema di valutare l’esposizione ottimale sull’LCD. Regoliamo l’esposizione in modo che l’istogramma sia sbilanciato a destra (senza però bruciare le luci!). Conviene procedere così in parte perché i sensori sono più sensibili in questa fascia e in parte perché in post produzione recuperare i dettagli nelle luci introduce meno rumore che schiarire le ombre. Applichiamo anche il bracketing agli scatti, perché meno dovremo ritoccare in Photoshop e meno rischieremo di creare rumore indesiderato.
  5. Prepariamo un piano B: le cose non vanno sempre come previsto, quindi cerchiamo di avere un piano di riserva.
  6. Cerchiamo colori delicati: il processo creativo continua anche dopo lo scatto. In fase di ritocco, ricordiamo che i colori sono spesso già fin troppo saturi. Evitiamo la tentazione di esasperarli ulteriormente con le Curve; salvarne la delicatezza darà risultati più efficaci. Al contrario, i notturni in genere hanno bisogno di una spinta ai colori per dare più impatto al blu del cielo.

 

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