28 Febbraio 2020 di Andrea Rota Nodari Andrea Rota Nodari
È passato un anno e mezzo dal lancio della X-T3 e ora è già il turno della X-T4 che, come ha dichiarato Fujifilm, non andrà a rimpiazzare il modello precedente: quest’ultimo, infatti, resterà in listino diventando un’alternativa un po’ più economica alla nuova top di gamma.

La X-T4 si presenta come la più evoluta mirrorless mai realizzata dal marchio giapponese. Al consueto, bellissimo, corpo macchina in stile vintage pieno di pulsanti e ghiere fanno da contraltare contenuti hi-tech di prima categoria. Per cominciare, la nuova ammiraglia è il primo membro della famiglia “X-T” a disporre finalmente di un sistema di stabilizzazione interno (IBIS, In-Body Image Stabilization) a 5 assi che regala al fotografo un vantaggio fino a 6,5 stop con 8 dei 29 obiettivi della serie XF / XC disponibili. L’IBIS non è una vera novità su una mirrorless X, è vero, ma quello a bordo della X-T4 è fino a 8 volte più preciso rispetto allo stabilizzatore interno della X-H1 presentata solo un paio d’anni fa.
Fujifilm X-T4

X-T4 presenta una nuova modalità di simulazione pellicola, ETERNA Bleach Bypass, che produce video e foto con saturazione ridotta e contrasto aumentato.

Robusta e velocissima

Grazie anche al maggior grado di ammortizzazione, l’otturatore meccanico è ora certificato per durare, in media, ben 300.000 scatti ed è stato reso ancora più silenzioso e, soprattutto, più rapido – tanto che in modalità burst ora è possibile scattare fino a 15 foto al secondo (la X-T3 si ferma a 11) con AF attivo. Se si passa all’otturatore elettronico, si possono realizzare raffiche “blackout free” (ossia senza oscuramenti del mirino) da 20 fps, o addirittura da 30 fps se si può sopportare un ritaglio 1,25x dell’immagine (le foto prodotte avranno una risoluzione limitata a 16,6 MP anziché quella originale di 26,1 MP).  Anche il sistema di messa a fuoco automatica ha subito un aggiornamento importante: Fujifilm assicura che le chance di successo nell’“agganciare” i soggetti in rapido movimento siano raddoppiate e che siano migliorate notevolmente anche le performance del rilevamento volti/occhi.

Fujifilm X-T4

Il vertical battery grip VG-XT4 replica alcuni dei più importanti controlli (pulsanti di scatto, AEL, AF ON, Q, Fn, leva di messa
a fuoco, ghiere di comando) per consentirci di usare la macchina in verticale con la stessa esperienza d’uso che si ha in modalità orizzontale.

Tutti registi

Il mirino elettronico è lo stesso, ottimo, della X-T3: vanta un pannello OLED con una risoluzione di ben 3,69 milioni di punti con un ingrandimento di 0,75x. Novità, invece, è lo schermo da 3” e 1,62 milioni di punti del tutto snodato che può essere ruotato in ogni verso. È una caratteristica utilissima per le riprese video, così come la nuova disposizione di leve e comandi specifici per i filmati. La X-T4 permette ora una separazione migliore tra modalità video e fotografica: il passaggio tra le due è immediato (attraverso la leva STILL / MOVIE sul pannello superiore) e i menu relativi sono ben separati. Come prima, la mirrorless registra internamente in formato DCI 4K (4.096 x 2.160) e 4K (3.840 x 2.160) a 10 bit 4:2:0, e si spinge a 4:2:2 in output via HDMI. X-T4 è in grado ora di riprendere video ad alta velocità Full HD a 240p, con slow motion eccezionali fino a 10x (la X-T3 si ferma a 120 fps). Ovviamente è la presenza dell’IBIS a fare della nuova arrivata un must-have per i videomaker: quando combinato con la funzione di stabilizzazione elettronica dell’immagine (Digital IS) , porta ancora più stabilizzazione dell’immagine rendendo spesso inutile l’uso di un gimbal. Non bastasse, c’è l’opzione modalità IS Mode Boost che aggiunge una sorta di “simulazione di treppiede” consentendo riprese a mano libera di eccezionale fermezza.

 
 

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