In Via Giulia, a Roma, ha aperto un nuovo spazio dedicato all’arte e alla fotografia, con un particolare focus sullo sguardo femminile. A inaugurare la galleria Z.EMA di Emanuela Zamparelli è così una mostra fotografica tutta al femminile, in collaborazione con la Biennale di Fotografia di Mantova e curata da Alessia Locatelli. In esposizione per tutto marzo le opere delle celebri fotografe Daria Addabbo, Luisa Dörr e Kiana Hayeri.
New Opening: la Galleria Z.EMA
“Quando ho iniziato a sviluppare il progetto della galleria, ormai più di due anni fa, ho pensato che avrei potuto dare un contributo per valorizzare e dare visibilità alle opere di artiste donne, che come negli altri ambiti della nostra società, devono superare ostacoli legati al genere e alle aspettative sociali“ così si è espressa Emanuela Zamparelli.
La galleria Z.EMA nasce dunque come baluardo dei diritti delle donne e delle artiste, ancora oggi fortemente svantaggiate. Infatti, circa il 75% delle opere esposte nei musei d’arte contemporanea sono create da uomini, mentre solo il 25% è rappresentato da artiste donne. Tale disparità non è certamente data da una minoranza di artiste rispetto ad artisti: il panorama artistico femminile è anzi più che florido. Colmare questo divario è dunque di interesse per tutta la società, sia per gli artisti che per i fruitori d’arte, che perdono parte dell’incredibile patrimonio culturale di cui invece disponiamo.
La mostra di apertura
Daria Addabbo, Drought. No water in the Owens Valley
La serie della fotografa romana documenta il disastro ambientale in cui verte la Owens Valley, in California. L’acquisto dei diritti sull’uso dell’acqua per mano di Los Angeles e la conseguente privatizzazione dell’acquedotto ha infatti comportato una crisi idrica senza precedenti. Dal letto del lago si alzano oggi solfati e particelle tossiche, che creano tempeste di polvere nocive per la cittadinanza.

Luisa Dörr, ImillaSkate
I celebri scatti delle skaters della fotografa brasiliana riempiono di colore le sale della galleria. Una serie che parla di identità e tradizione, attraverso la natura ambivalente delle polleras boliviane. Gonne ingombranti, comunemente associate alle donne indigene degli altipiani e imposte dai colonizzatori spagnoli, per decenni sono state simbolo di unicità, ma anche oggetto di discriminazione. Nasce così nel 2019 ImillaSkate, dalla volontà di Dani Santiváñez, una giovane skater boliviana che ha rispolverato le polleras dagli armadi di famiglia, e le indossa oggi con fierezza quale emblema di resistenza e libertà.

Kiana Hayeri, Where prison is a kind of freedom
Il reportage della fotografa iraniano-canadese ci trasporta nella dura terra afgana, tra le vessazioni affrontate dalle donne. Vittime di matrimoni combinati, le protagoniste di questa serie sono detenute, che hanno trovato nell’uxoricidio l’unica via di uscita. In una realtà profondamente diseguale, queste donne hanno trovato la loro salvezza da detenute, e non da mogli. Nonostante la privazione della libertà, si erano costruite un equilibrio, basato sugli aiuti reciproci, nella prigione di Herat. Poco prima dell’arrivo dei talebani però sono state rilasciate, tornando alla mercé delle vendette da parte delle famiglie dei mariti e agli abusi.
Info
Galleria Z.EMA, Via Giulia 201, Roma.
Orari: dal martedì al sabato, 15:00-20:00. Domenica e lunedì chiuso.
Il sito è in attesa di creazione, per maggior info: www.instagram.com