A Reggio Emilia i lavori dei finalisti di Giovane Fotografia Italiana | Premio Ghirri dedicati al tema dell’Appartenenza.

27 Aprile 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dal 28 aprile all’11 giugno 2023, Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ospita la mostra di Giovane Fotografia Italiana #10 | Premio Luigi Ghirri 2023. Il progetto, quest’anno dedicato al tema Appartenenza, si inserisce nell’ambito del Festival di Fotografia Europea.

Un’importante occasione per i giovani autori selezionati – Eleonora Agostini, Andrea Camiolo, Sofiya Chotyrbok, Davide Degano, Carlo Lombardi, Giulia Mangione ed Eleonora Paciullo – per far conoscere il proprio lavoro.

Domenica 30 aprile, alle ore 12.00, dopo la visita guidata alla mostra condotta dagli artisti e dai curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, si conosceranno i vincitori del Premio Luigi Ghirri del valore di 4.000 euro. A ciò si aggiunge l’opportunità di presentare nel corso del 2023-2024 una mostra personale negli spazi di Triennale Milano.

Da quest’anno, inoltre, si aggiunge la menzione speciale Nuove traiettorie. GFI a Stoccolma. Promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, offre la possibilità a uno tra i finalisti di svolgere una residenza d’artista a Stoccolma e realizzare una mostra a cura dello stesso Istituto.

Giovane Fotografia Italiana #10 | Premio Luigi Ghirri

Promossa dal Comune di Reggio Emilia, in partnership con Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e Triennale Milano, Giovane Fotografia Italiana vuole sostenere i talenti under 35. E dare loro l’opportunità di esporre il proprio lavoro in prestigiose sedi.

Quest’anno, ai partecipanti è stato chiesto di riflettere, attraverso la fotografia, sul tema dell’Appartenenza. Scrivono gli organizzatori: “Il senso di appartenenza è un bisogno fondamentale dell’essere umano. Tuttavia molti fenomeni nel corso dell’ultima generazione hanno messo in discussione le strutture sociali e relazionali a cui eravamo abituati”.

Oggi emergono diversi modi di intendere l’appartenenza. Da una parte l’inclusione in una comunità dall’identità già definita, che a seconda dei contesti può essere forma di oppressione o di resistenza. Dall’altra una spinta libertaria a aderire a nuove forme di collettività sulla base di scelte valoriali: dalle microcomunità alla costruzione di aree culturali più vaste – come la stessa Europa –, fino a nuovi concetti globali come l’appartenenza di specie o quella olistica alla Natura. Senza contare le relazioni di appartenenza che investono la sfera più intima”.

Sette declinazioni di Appartenenza

A Study on Waitressing di Eleonora Agostini (Mirano, VE, 1991, vive a Londra) esamina i fenomeni di auto rappresentazione. Il progetto interroga l’immagine romanzata della cameriera attraverso la figura della madre dell’artista e i comportamenti durante il lavoro. Studiando la relazione tra individualità e appartenenza a un ruolo sociale.

The Manhattan Project di Andrea Camiolo (Leonforte, EN, 1998) propone immagini generate da un’intelligenza artificiale e poi manipolate che simulano fotografie d’archivio. Immagini non reali che tuttavia parlano di realtà e del presente.

Home Before Dark nasce dalla rinuncia dell’artista, Sofiya Chotyrbok (Zolochiv, Ucraina, 1991, vive a Milano), alla cittadinanza ucraina a favore di quella adottiva italiana. Questo episodio biografico ha dato origine a un processo creativo di riscoperta identitaria e di appartenenza.

Romanzo Meticcio di Davide Degano (Cividale del Friuli, 1990, vive a Udine) è un invito a mettere in discussione il concetto di identità italiana, dando centralità a elementi abitualmente marginalizzati. Le immagini intrecciano temi quali le periferie, il meridione, le minoranze, l’immigrazione.

In La carne dell’orso Carlo Lombardi (Pescara, 1988, vive a Milano) indaga l’evoluzione etica, simbolica e antropologica delle pratiche sociali a protezione degli orsi appenninici negli ultimi cento anni. La sua ricerca vuole instillare un dubbio nella comprensione del nostro rapporto con gli animali selvatici.

Giulia Mangione (Firenze, 1987, vive a Oslo) riflette sulle paure collettive della società. In particolare, The Fall guarda ai miti popolari attorno al tema dell’Apocalisse e alle teorie del complotto a essa collegate, osservando come l’appartenenza a una comunità o a un culto religioso possa far sentire le persone più sicure.

Teofanie di Eleonora Paciullo (Torino, 1993, vive a Nizza) nasce dal suo ritorno in una piccola località della Locride, in Calabria, a cui sono legate le sue origini. L’artista si è quindi riappropriata dei riti e dei miti della zona, nel tentativo di dare vita al “re-incanto” del luogo magico della sua infanzia.

Info

La mostra di Giovane Fotografia Italiana inaugura venerdì 28 aprile alle ore 19 a Palazzo dei Musei a Reggio Emilia. Sabato 6, 13, 20 maggio e 10 giugno sono previste visite guidate gratuite alle ore 18.

Orari mostra: giornate inaugurali: 28 aprile 19-23, 29-30 aprile 10-23, 1 maggio 10-20. Dal 5 maggio all’11 giugno: venerdì, sabato, domenica 10-20. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì chiuso.

www.fotografiaeuropea.it

Lascia un commento

qui