Fino al 16 ottobre, una mostra a Roma ripercorre gli anni Sessanta e Settanta in Italia attraverso le foto di agenzia.

15 Luglio 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Gli anni Sessanta in Italia sono stati un periodo di grande fermento sociale, culturale ed economico. Un periodo di profonde trasformazioni durante il quale il nostro Paese è entrato nella modernità ed è diventato quello che ancora oggi viviamo.

A restituire uno spaccato di questo decennio è la mostra Anni interessanti – Momenti di vita italiana. 1960-1975, ospitata al Museo di Roma in Trastevere fino al 16 ottobre 2022, il cui titolo riprende quello dell’autobiografia di Eric J. Hobsbawm, lo storico del “secolo breve”.

Curata da Enrico Menduni, la mostra ripercorre, dunque, il periodo tra il 1960 e la metà dei Settanta, attraverso le foto di agenzia. Un grandioso corpo di immagini realizzate dalle agenzie fotografiche e inviate quotidianamente ai settimanali popolari e ai giornali. Talvolta pubblicate ma soprattutto scartate. Ancora oggi, un “libro” tutto da sfogliare, inedito e sorprendente.

Gli anni Sessanta in Italia in mostra a Roma

Il percorso espositivo si compone di 124 immagini, tutte in bianco e nero. Si va dallo scatto che testimonia il completamento della costruzione del grattacielo Pirelli a Milano, alla fine degli anni Cinquanta. A quello che ritrae una Radio libera nata nel 1975.

Le fotografie provengono da alcune delle più storiche agenzie fotografiche italiane: la VEDO e la DIAL, i cui fondi sono conservati nel grande Archivio Luce, la Publifoto Roma e Archivi Farabola.

Si potranno, così, ammirare le opere di alcuni grandi artisti del reportage, come Caio Mario Garrubba, Gianni Berengo Gardin, Pino Settanni e Carlo Cisventi. Ma anche i lavori – spesso anonimi – di quelli che sono passati alla storia proverbialmente come i “paparazzi”.

Ed è proprio a questi autori senza nome, e alla loro professionalità, che la mostra Anni interessanti vuole rendere omaggio. Sottolineando come il recupero, la conservazione e una nuova attenzione che l’Archivio Luce dà a questi autori e a una mole immensa di immagini – spesso scartate dalle redazioni in fase di pubblicazione – rappresentino l’accesso a una nuova fonte storica. Un enorme bacino di documenti visivi, attraverso cui rileggere sotto una luce inedita alcuni momenti chiave della storia italiana.

Ad accomunare tutte queste immagini è la capacità di raccontare l’energia di quell’epoca, insieme alle molte contraddizioni che l’hanno attraversata. Da una parte le attese e le promesse che quegli anni portavano con sé e dall’altra l’ansia di non riuscire a realizzare quelle attese.

Un catalogo e una retrospettiva

Completa la mostra un catalogo edito da Electa, con testi del curatore Enrico Menduni e di Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà. Il volume riproduce tutte le immagini presenti in mostra, con una descrizione degli Archivi fotografici.

Ad accompagnare la mostra anche una retrospettiva cinematografica, con la proiezione di alcuni capolavori del cinema italiano di quegli anni (ingresso gratuito per i visitatori della mostra).

I prossimi appuntamenti sono con L‘udienza di Marco Ferreri (19 luglio), Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci (30 agosto), Le mani sulla città di Francesco Rosi (6 settembre), Il posto di Ermanno Olmi (13 settembre), Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini (27 settembre), I mostri di Dino Risi (4 ottobre), I complessi di Dino Risi, Franco Rossi, Luigi Filippo D‘Amico (11 ottobre).

Info

L’esposizione è promossa e organizzata da Archivio Luce Cinecittà con Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con CSAC – Università degli Studi di Parma, Rai Teche e con il patrocinio del Comune di Parma. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.

Orari: dal martedì alla domenica ore 10-20. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

www.museodiromaintrastevere.it

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