15 Maggio 2021 di Redazione Redazione

Busto Arsizio (VA) ospita la mostra fotografica di Patty Wyss dal titolo I colori, i sorrisi di Patty. Le immagini sono esposte a Palazzo Marliani Cicogna fino all’11 giugno.

Patty Wyss e le vibrazioni dell’anima

“Patty aveva un modo originale e solamente suo per approcciarsi alla creazione di un’immagine. Prima di ogni fotografia nutriva il bisogno di immergersi nella situazione, di capire, di approfondire, di metabolizzare. Non scattava perché bisognava scattare. Non era assetata dell’istantanea a tutti i costi, fotografava quando sentiva le vibrazioni della sua anima. Ogni sua fotografia era fine a se stessa e univoca”.

“I soli occhi non le sono mai bastati, il suo sguardo aveva bisogno di andare oltre la pura visione. Non la si vedeva mai “spianare” l’obiettivo di fronte a una persona. Neppure davanti a un paesaggio si approcciava con arroganza o indelicatezza. Patty era dotata di un rispettoso sesto senso che sbalordiva. Era invisibile quando metteva a fuoco”.

“Sapeva strappare sorrisi nella disperazione di uno slum di Calcutta, conquistare la simpatia di uno sconosciuto incontrato per caso in un caffè, creare la delicata intesa per illuminare gli occhi di una donna in chador. Patty, nello sconforto dei sud del mondo, sapeva dar luce alla vita”.

“Nonostante i colori, mai fuori posto, le sue fotografie non hanno mai avuto una chiave di lettura diretta. Avevano, e hanno tuttora, la necessità di essere contemplate oltre il bordo del fotogramma. Dove finisce il puro piacere dell’estetica. Dove iniziano le storie della vita di noi uomini del terzo millennio. Giocava con le cromie, le manipolava, ne diventava padrona, per poi metterle nell’essenzialità caleidoscopica dei suoi pensieri. A volte provava a essere sconnessa nelle sue inquadrature, era attratta da questa idea di trasgressione visiva. Ma lei era rigorosa e disciplinata nella professione. E nella vita. La sua missione artistica era quella di abbellire il mondo”.

L’autrice

Patrizia Wyss ha vissuto in Canton Ticino, ma era originaria della Svizzera francese. Dopo aver conseguito il diploma di disegnatrice d’interni allo CSIA di Lugano, inizia la sua collaborazione con un noto studio di architettura svizzero.

Negli anni, parallelamente alla professione di disegnatrice, sviluppa l’interesse per la fotografia. Grande appassionata di viaggi in terre lontane, ha sempre utilizzato lo strumento fotografico per fissare frammenti di vita quotidiana, vissuti durante il suo peregrinare per le strade del mondo. Negli ultimi anni i suoi interessi si sono focalizzati prevalentemente nel reportage socio-geografico, nonché nell’elaborazione e nella creazione di opere legate alla natura.

Le sue opere fotografiche fanno parte della collezione dell’Archivio Fotografico Italiano che, dal 2006, si dedica alla valorizzazione, conservazione e diffusione della fotografia d’autore. Collabora con enti pubblici, archivi privati, scuole e istituti, proponendo percorsi didattici, educativi e di gestione del patrimonio visivo.

Come visitare la mostra di Patty Wyss

La mostra è aperta martedì, mercoledì, giovedì 14.30-18.00. Venerdì 9.30-13.00 e 14.30-18.00. Sabato 14.30-18.30; domenica 15.00-18.00. Ingresso libero.

L’intero ricavato della vendita delle fotografie sarà devoluto in beneficenza all’Associazione Bianca Garavaglia onlus.

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