Ci sono anche i “ritratti” di Barbara Barberis a impreziosire la mostra Manga Heroes. Da Tezuka ai Pokémon, allestita ancora per pochi giorni, fino al 2 gennaio 2022, nello Spazio Ex Cisterne della Fabbrica del Vapore a Milano.
L’esposizione è un omaggio all’arte dei Manga, alla sua evoluzione e ai suoi eroi. E si compone di tavole, oggetti e riproduzioni con i quali il visitatore potrà interagire per immergersi nella cultura giapponese.
Curata da Jacopo C. Buranelli, con la consulenza scientifica di Fabrizio Modina, Manga Heroes presenta le collezioni private di venticinque collezionisti italiani famosi in tutto il mondo. L’esposizione di oggetti rarissimi – giocattoli, manifesti, animation cel e altro materiale che parte dagli anni Cinquanta per arrivare a oggi – dimostra l’ascesa di un settore del collezionismo che sta raggiungendo vette di valorizzazione non distanti da quelle proprie dell’arte contemporanea.
I “Mecha” nei ritratti di Barbara Barberis
All’interno della mostra sono esposti anche gli scatti della fotografa milanese Barbara Barberis. Intitolato MECHA, e dedicato agli eroi di Metallo, questo progetto si compone di una serie di ritratti in bianco e nero di Mecha giocattolo, ripresi in primo piano come esseri viventi in posa per lo scatto.
Un approccio seriale e minimalista, ispirato dalla cultura visiva nipponica. L’intento della fotografa è, infatti, di rimuovere ogni elemento di distrazione riducendo i soggetti a pura sintesi iconica e vitale. I Mecha sono visti anche come i reperti di qualche antica civiltà riportati alla luce da uno scavo archeologico.
L’approccio fotografico adottato permette, così, di far emergere dalla nettezza del bianco e nero, tanto la dimensione plastica quanto la qualità materica dei soggetti, con tutte le imperfezioni, le crepe, la polvere che caratterizzano il loro vissuto.