25 Dicembre 2019 di Vanessa Avatar

Il fotografo del nostro servizio ha utilizzato esclusivamente un tele 80-200mm che gli ha permesso di stare leggero e muoversi senza impaccio. Questo servizio ti offre qualche indicazione tecnica ma soprattutto degli spunti da mettere in pratica in qualsiasi occasione di ripresa simile e se vorrai regalare a un amico un piccolo servizio che andrebbe ad aggiungersi al lavoro del fotografo ufficiale.

Matrimonio e reportage

LA CERIMONIA
Sfrutta la discrezione del teleobiettivo per raccontare le diverse fasi del matrimonio. Usa punti di vista poco battuti e documenta la platea.  Puoi scattare senza mai essere al centro dell’azione, che ha negli sposi i suoi protagonisti naturali, e senza interrompere il libero scorrere delle emozioni.
Ricorda che il fotografo ufficiale delle nozze è un altro (lo puoi vedere di spalle sul fondo dell’immagine a destra) e che a lui tocca il lavoro e a te il divertimento. Uno degli effetti che noi abbiamo maggiormente sfruttato è lo sfocato. Un boschetto come quello in cui si è svolta la cerimonia di nozze è perfetto per degli sfondi fuori fuoco realizzati con il tele. Gli alberi lasciavano filtrare una buona quantità di luce e il verde delle fronde ha donato sfocature da manuale (i colori accesi non sono mai l’ideale, in casi come questo).
L’EMOZIONE
Serviti dell’effetto sfocato per rendere ancora più protagonisti i soggetti dei tuoi scatti e cogli tutta la trepidazione di un momento davvero speciale. Andare a caccia di emozioni può essere di grande soddisfazione quando si riesce a sfruttare appieno il diaframma per ottenere un buon effetto sfocato.
Il fondo dell’immagine, infatti, esalta i soggetti e il clima si sta vivendo nel momento in cui sono ripresi.
Noi abbiamo occupato una posizione defilata rispetto agli sposi e ci siamo messi in attesa di ciò che sarebbe arrivato. Nel frattempo il matrimonio ha fatto il suo corso tra momenti toccanti, sentimentali e di grande divertimento. Cattura i sorrisi sul viso dei due sposi: sono immagini sempre emozionanti, soprattutto quello di lei che, di solito, scioglie la naturale tensione del momento. I testimoni e le damigelle sono comprimarie fondamentali, per il rapporto di intima amicizia con la sposa.

Le sei cose da sapere per fotografare gli sposi

Ecco una utile guida minima alla fotografia di nozze: dalla composizione ai tempi di scatto per creare un servizio a metà strada tra il reportage e la street photography. Non è complesso da realizzare, ma richiede alcune conoscenze di base che ti renderanno il compito più facile e piacevole. Abbiamo condensato le informazioni che ti servono in poche, indispensabili “pillole”. Si tratta di suggerimenti pratici e indicazioni tecniche vere e proprie. Il nostro consiglio è di cercare di mettere in pratica queste ultime un po’ alla volta, sperimentandole con degli scatti in modo tale da farle tue nel tempo.

  • REGOLA DEI TERZI ( Per un approfondimento clicca qui)
    Quando componi una foto prima di scattare ricorda questo semplice accorgimento: dividi l’immagine in terzi, intersecando due linee verticali e altrettante orizzontali. Sono le cosiddette linee di forza, che vanno tracciate a uguale distanza tra esse e i bordi dell’immagine. Nel comporre lo scatto devi fare in modo di collocare i soggetti in corrispondenza dei punti d’intersezione. Seguendo la regola dei terzi avrai sempre immagini formalmente impeccabili.
  • CONGELA L’ATTIMO DALLA GIUSTA ANGOLAZIONE
    L’atmosfera dell’immagine i basso è tutta nell’espressione teatrale assunta dal testimone intento a declamare versi in onore degli sposi. In un servizio matrimoniale è importante riuscire a cogliere momenti come questo, ma bisogna scegliere la giusta collocazione di scatto. Scegli una posizione defilata, ma contestualizza l’immagine. Lo sfocato isola il soggetto in primo piano senza che l’osservatore perda di vista cosa sta succedendo oltre. Parametri: f/2.8 con tempi di 1/160sec a ISO 800 con focale 170mm.
  • L’INCISIONE NEI RITRATTI IN LUCE NATURALE. È utile sapere cos’è l’acutanza, a volte confusa con nitidezza. L’acutanza è una grandezza che misura la definizione di un’immagine fotografica. In particolare il contrasto (ciò è differenza di luminosità) tra zone chiare e scure. In un servizio di matrimonio può essere consigliabile realizzare immagini dai dettagli nitidi ma non  esasperatamente incisi. Proprio il fatto di non essere super contrastata, sommato alla pastosità dei colori normalmente presenti nella foto di matrimonio, valorizza questo genere di ritratti eseguiti con luce naturale.
  • DAI PIÙ TONO AI COLORI DELLA CAMPAGNA
    Un panorama con una luce ben equilibrata è l’ideale per raccontare la location di un matrimonio all’aperto. I minuti che precedono il tramonto sono quelli con l’illuminazione migliore. Non si può fare a meno del treppiede. Un filtro polarizzatore circolare rende saturi i colori. Si può usare l’esposimetro in modalità spot per misurare la differente luminosità del cielo, delle montagne e del prato (a f/5.6). Se il cielo è molto chiaro, un filtro ND 3 stop riequilibra il contrasto.
  • I DETTAGLI SONO FONDAMENTALI
    Un buon servizio fotografico non è soltanto questione di tecnica ma anche di attenzione ai particolari.
    Nel corso di una cerimonia puoi trovarti a fotografare a soggetti diversi tra loro: stai molto attento a non commettere errori banali. Ti indichiamo due dei più banali in cui puoi incorrere a un matrimonio. L’intruso rovina la fotografia: i cestini decorati sono sempre un soggetto molto interessante, soprattutto in un matrimonio. Devi fare molta attenzione a evitare che nelle tue immagini possano entrare elementi estranei,
    come, ad esempio, una bottiglia di plastica o un tovagliolo sporco. Denota sciatteria e non è un bel ricordo da conservare. Meglio la platea al completo: gli invitati sono uno dei soggetti irrinunciabili di un servizio di cerimonia. Ricorda di non scattare fotografie alla platea degli ospiti quando molte delle sedute sono vuote.
  • CONCETTI CHIAVE
    Un teleobiettivo ti mette di fronte alla necessità di lavorare al limite, soprattutto se utilizzato a mano libera.
    Scopri fino a dove puoi spingerti nell’impostare tempi, diaframma e sensibilità ISO con alcune regole pratiche e facili da ricordare.
    Quando fotografi utilizzando un teleobiettivo come l’80-200mm a mano libera è molto importante fare attenzione ai tempi. Una regola empirica dice che puoi scattare senza mosso fino a tempi proporzionati alla lunghezza focale utilizzata. Per esempio, 1/125sec alla focale 125mm.
    Usa il diaframma aperto per ottenere un bell’effetto bokeh. Per poter lavorare bene sulle sfocature devi usare il diaframma alla massima apertura f/2.8. Con questo valore lo sfondo risulterà sfocato e l’effetto complessivo sarà talmente marcato da far risaltare il soggetto in primo piano.
    Cerca di sfruttare al massimo le prestazioni del sensore per lavorare con la giusta combinazione fra ISO e tempo di otturazione. Scegli ottiche con eccellenti doti di luminosità che ti aiutano a lavorare con valori ISO relativamente bassi. Il segreto è cercare di spingersi sempre al limite, senza però superare la soglia di rischio per evitare immagini buie o mosse.

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