Fino al 27 giugno, l’Osservatorio di Fondazione Prada ospita un progetto dedicato ai temi dell’identità e dell’individualità.

18 Febbraio 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Si interrogano sui temi dell’identità e dell’individualità gli undici artisti riuniti nella mostra Role Play. Ospitato nella sede dell’Osservatorio di Fondazione Prada a Milano, dal 19 febbraio al 27 giugno 2022, il progetto riunisce fotografie, video e performance.

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Juno Calypso, A Clone of Your Own, 2017 – Courtesy of the artist and TJ Boulting

Identità e individualità tra presente e futuro

La crescente diffusione di piattaforme virtuali e avatar digitali e i recenti sviluppi del Metaverso impongono una riflessione sul “role-playing”, il gioco di ruolo. Nonché sulla nozione di individualità come la conosciamo e come potrebbero essere.

Mary Reid Kelley and Patrick Kelley, Rape of Europa, 2021, Video still – Courtesy the artists

Spiega la curatrice della mostra, Melissa Harris: «Dall’inizio del XX secolo, i progetti che prevedono il gioco di ruolo hanno approfondito il concetto di identità, permettendo agli artisti di sfidare le norme di comportamento legate al genere, viaggiare nel tempo e immaginare il loro sé in una miriade di modi diversi, riflettendo sulla loro stessa essenza, anche quando questa è in evoluzione».

«Un alter ego, un personaggio o un avatar possono rappresentare delle aspirazioni. Possono appartenere alla propria storia personale e culturale o richiamare un senso di alterità. Possono essere una forma di attivismo, o un mezzo per muoversi attraverso posizioni radicate, persino estreme, verso l’empatia, per mettersi letteralmente nei panni di un altro».

La fotografia e l’altro

Sono questi, dunque, i concetti su cui si soffermano gli undici autori in mostra: Meriem Bennani, Juno Calypso, Cao Fei, Mary Reid and Patrick Kelley, Beatrice Marchi, Darius Mikš ys, Narcissister, Haruka Sakaguchi & Griselda San Martin, Tomoko Sawada, Bogosi Sekhukhuni e Amalia Ulman.

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Beatrice Marchi, When Katie Fox met the Evil Turtle, 2021-22, Video still – Courtesy the artist and SANDY BROWN, Berlin

Attraverso la fotografia, da sempre uno dei linguaggi visivi privilegiati per indagare l’altro, gli artisti provano infatti a mettere in discussione le metafore di genere e gli stereotipi. Interrogandosi sul concetto di individualità e sulle strategie che ci permettono di comprendere l’essenza di ogni individuo e la sua immagine esterna.

Info

La mostra è allestita nella sede dell’Osservatorio di Fondazione Prada a Milano (Galleria Vittorio Emanuele II). Orari: lunedì – venerdì: 14-20; sabato – domenica: 11-20.

www.fondazioneprada.org

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