4 Luglio 2017 di mauro Avatar
“Risposte positive per Wide Photo Fest 17: un nuovo inizio in una nuova era”.

La prima edizione di Wide Photo Fest, il nuovo evento dedicato al mondo Imaging promosso da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging e svoltosi a Milano in Piazza Gae Aulenti, sì è chiusa con una valutazione sostanzialmente positiva da parte delle aziende partecipanti.
“Wide Photo Fest al suo “anno zero” è un evento totalmente innovativo e rivoluzionario per molti aspetti, ideato per mettere in contatto i nuovi mondi dell’ecosistema Imaging“ – afferma Giovanni Augusti, Presidente di AIF. “Si è trattato del debutto di un nuovo modello di manifestazione che AIF ha desiderato uscisse definitivamente dagli spazi fieristici per approdare per le strade di una grande città metropolitana – in questo caso Milano, offrendo agli utenti una nuova esperienza, un momento di nuovo coinvolgimento, di aggregazione e condivisione per vivere il mondo della fotografia a 360°.”
Il nuovo format “WIDE” è stato voluto da AIF come evoluzione concreta di un processo di profondo cambiamento che ha pervaso tutte le attività di AIF nel corso del biennio 2016-2017 e che probabilmente vedrà i migliori risultati nel prossimo.

Il format di WIDE nasce dalla voglia di trasformazione e apertura al futuro.

“La nuova manifestazione dedicata all’universo imaging è stata accolta con coraggio da un consiglio direttivo e una presidenza AIF totalmente nuovi, in continuità con il passato ma con nuove esperienze personali – prosegue Augusti – caratterizzati da una forte tensione al “fare sistema”, essere inclusivi e pensare e attivarsi in modo differente. Per la prima volta, AIF si è occupata direttamente di definire completamente un nuovo format affidato per la parte organizzativa a un’agenzia, con l’impegno di cambiamento al cento per cento rispetto a una fiera intesa anche come “fuorisalone”, con nuove regole di ingaggio e con l’obiettivo di diminuire e contenere ulteriormente l’impegno economico delle aziende partecipanti. Questo rappresenta in sé un profondo cambiamento di approccio, si passa da un Photoshow dove gli espositori “acquistavano spazi” e costruivano “un’offerta” localizzata presso uno stand proprio, con molti contenuti diretti in questo contesto e pochi condivisi nelle aree comuni, quindi centralità alle aziende come del resto le argomentazioni di ingaggio verso il proprio pubblico, invece a commissionare l’esecuzione di un progetto già definito nelle finalità e in alcuni punti chiave a un organizzatore specializzato nel costruire eventi con al centro l’appassionato, il nuovo utente, il nuovo user di imaging che vive la propria condivisione in rete.

I marchi più importanti del mercato imaging al lavoro insieme.

In tre giorni e due notti, le aziende leader che hanno sostenuto il progetto (Asus, Canon, Manfrotto, Nikon, Olympus, Polaroid, Epson, Adobe Stock, Wacom, Ascofoto e Cna con la partnership tecnica di Sprea Editori) hanno offerto un programma di appuntamenti (sono stati 96 in totale) pensato per rivolgersi a tutti, agli appassionati ai meno esperti, fino ai bambini. Sicuramente sono primi risultati di successo i workshop in sold-out, l’affluenza di nuovo pubblico, i nuovi target perseguiti, molto interesse espresso da nuovi operatori, provenienti dall’Imaging ma arrivando fino alla comunicazione.
In particolare i workshop tematici dedicati ai fotoamatori evoluti, svolti con il contributo di personalità di spicco del mondo della fotografia, hanno registrato l’affluenza di un pubblico numeroso e con un’età media sensibilmente più bassa rispetto al passato, con una partecipazione sempre più attiva e variegata.
“Anche se pienamente consapevoli di alcune difficoltà incontrate, e di aspetti da migliorare, siamo spiaciuti e rammaricati che il format da noi proposto sia stato recepito in una modalità a volte critica soprattutto da una parte degli addetti ai lavori” – conclude il Presidente Augusti. “Saremmo lieti di ricevere da tutti gli operatori presenti e nuovi, oltre che dal nostro pubblico, ogni suggerimento per il futuro e faremo il possibile negli anni a venire per dargli il valore che merita. Per quanto ci riguarda, siamo orgogliosi di aver provato a innescare il nuovo, creandolo dal nulla con slancio. Naturalmente il nostro preciso intento, che speriamo sia anche quello del prossimo consiglio direttivo per il biennio 2018-19, è quello di promuovere ed incrementare la partecipazione a Wide a portare a bordo di AIF anche le realtà dell’industria fotografica nazionale e internazionale rilevanti e moderne ancora assenti, evitando di disperdere energie sempre più difficili da generare nelle aziende.”

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