Ci sarà anche un omaggio a Gino Strada nella prossima edizione del Festival della Fotografia Etica, che prende il via a Lodi il 25 settembre, fino al 24 ottobre. Un programma molto ricco (ne avevamo parlato qui) che vuole aprire una finestra sul mondo. Raccontando i grandi fatti, le sfide del presente e le storie più nascoste.
In ricordo di Gino Strada
Un ricordo per Gino è lo spazio che il Festival della Fotografia Etica dedica a EMERGENCY attraverso le immagini di Giulio Piscitelli realizzate in Afghanistan negli ospedali di Kabul e Lashkar Gah.
La collaborazione tra il Festival della Fotografia Etica ed EMERGENCY ha caratterizzato questi dodici anni di manifestazione ed è sempre stata scandita dalla volontà comune di mostrare la verità, anche se scomoda.
Questa mostra, in un momento storico così particolare, vuole essere un monito a non abbassare lo sguardo. A continuare a sostenere il lavoro quotidiano operativo e di sensibilizzazione di EMERGENCY, ricordando le parole di Gino Strada: «Curando le vittime, anno dopo anno, abbiamo capito una cosa semplice. Che qualunque siano le armi, qualunque siano i motivi, la guerra ha sempre la stessa faccia: morti, feriti, gente che soffre. È trovandoci di fronte ogni giorno la sofferenza di centinaia di esseri umani, che abbiamo iniziato a maturare l’idea di una comunità in cui i rapporti siano fondati sulla solidarietà e il rispetto. Una società che faccia a meno della guerra, per sempre».
Le novità della dodicesima edizione
Tra le belle novità di quest’anno lo Spazio Outdoor, che coinvolgerà i Giardini pubblici di Lodi. Qui, Ami Vitale presenta A Daring Giraffe Rescue, cronaca del salvataggio drammatico e pirotecnico al tempo stesso di un gruppo di giraffe di Rothschild dall’isola di Longicharo, un pinnacolo roccioso di lava nel mezzo del lago Baringo, nel Kenya occidentale.

Pandemic Pigeons – A Love Story © Jasper Doest
Torna poi a Lodi il fotografo olandese Jasper Doest con Pandemic Pigeons – A Love Story. La serie racconta di una coppia di piccioni selvatici che ha fatto amicizia con la famiglia del fotografo, isolata in casa durante la pandemia di Covid-19. Ollie e Dollie, questi i nomi che ha dato loro la famiglia, erano “ospiti” abituali in casa e le loro visite quotidiane hanno aiutato tutti quanti a rimanere “sani di mente” in un periodo molto impegnativo.

© Lorenzo Pesce
Novità di quest’anno è anche lo Spazio Freedom, con i lavori di Fiorella Baldisserri e Lorenzo Pesce. Fiorella racconta la storia di Morris Donini, bolognese, che tutti conoscono come Morris il “cinemaio”. Un artigiano della pellicola che in questo anno di chiusura forzata a causa della pandemia ha deciso di continuare a proiettare film a sala vuota. Lorenzo invece racconta gli adolescenti che hanno espresso i sogni, incubi e desideri vissuti durante la pandemia.
Il Premio Voglino
Prosegue la collaborazione con il Premio dedicato ad Alessandro Voglino. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato ad Alfredo Bosco per il suo Forgotten Guerrero. Il fotografo, contributor dell’agenzia Luz di Milano, ha documentato l’attuale situazione politica e sociale dello Stato messicano di Guerrero, un luogo che si caratterizza per la violenza e i disordini causati dalla guerra per il controllo della droga. La mostra è ospitata presso la Banca Centropadana.
Maggiori informazioni e prenotazioni: www.festivaldellafotografiaetica.it