21 Settembre 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Ci sarà anche un omaggio a Gino Strada nella prossima edizione del Festival della Fotografia Etica, che prende il via a Lodi il 25 settembre, fino al 24 ottobre. Un programma molto ricco (ne avevamo parlato qui) che vuole aprire una finestra sul mondo. Raccontando i grandi fatti, le sfide del presente e le storie più nascoste.

In ricordo di Gino Strada

Un ricordo per Gino è lo spazio che il Festival della Fotografia Etica dedica a EMERGENCY attraverso le immagini di Giulio Piscitelli realizzate in Afghanistan negli ospedali di Kabul e Lashkar Gah.

La collaborazione tra il Festival della Fotografia Etica ed EMERGENCY ha caratterizzato questi dodici anni di manifestazione ed è sempre stata scandita dalla volontà comune di mostrare la verità, anche se scomoda.

Questa mostra, in un momento storico così particolare, vuole essere un monito a non abbassare lo sguardo. A continuare a sostenere il lavoro quotidiano operativo e di sensibilizzazione di EMERGENCY, ricordando le parole di Gino Strada: «Curando le vittime, anno dopo anno, abbiamo capito una cosa semplice. Che qualunque siano le armi, qualunque siano i motivi, la guerra ha sempre la stessa faccia: morti, feriti, gente che soffre. È trovandoci di fronte ogni giorno la sofferenza di centinaia di esseri umani, che abbiamo iniziato a maturare l’idea di una comunità in cui i rapporti siano fondati sulla solidarietà e il rispetto. Una società che faccia a meno della guerra, per sempre».

Le novità della dodicesima edizione

Tra le belle novità di quest’anno lo Spazio Outdoor, che coinvolgerà i Giardini pubblici di Lodi. Qui, Ami Vitale presenta A Daring Giraffe Rescue, cronaca del salvataggio drammatico e pirotecnico al tempo stesso di un gruppo di giraffe di Rothschild dall’isola di Longicharo, un pinnacolo roccioso di lava nel mezzo del lago Baringo, nel Kenya occidentale.

Gino Strada

Pandemic Pigeons – A Love Story © Jasper Doest

Torna poi a Lodi il fotografo olandese Jasper Doest con Pandemic Pigeons – A Love Story. La serie racconta di una coppia di piccioni selvatici che ha fatto amicizia con la famiglia del fotografo, isolata in casa durante la pandemia di Covid-19. Ollie e Dollie, questi i nomi che ha dato loro la famiglia, erano “ospiti” abituali in casa e le loro visite quotidiane hanno aiutato tutti quanti a rimanere “sani di mente” in un periodo molto impegnativo.

Gino Strada

© Lorenzo Pesce

Novità di quest’anno è anche lo Spazio Freedom, con i lavori di Fiorella Baldisserri e Lorenzo Pesce. Fiorella racconta la storia di Morris Donini, bolognese, che tutti conoscono come Morris il “cinemaio”. Un artigiano della pellicola che in questo anno di chiusura forzata a causa della pandemia ha deciso di continuare a proiettare film a sala vuota. Lorenzo invece racconta gli adolescenti che hanno espresso i sogni, incubi e desideri vissuti durante la pandemia.

Il Premio Voglino

Prosegue la collaborazione con il Premio dedicato ad Alessandro Voglino. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato ad Alfredo Bosco per il suo Forgotten Guerrero. Il fotografo, contributor dell’agenzia Luz di Milano, ha documentato l’attuale situazione politica e sociale dello Stato messicano di Guerrero, un luogo che si caratterizza per la violenza e i disordini causati dalla guerra per il controllo della droga. La mostra è ospitata presso la Banca Centropadana.

Maggiori informazioni e prenotazioni: www.festivaldellafotografiaetica.it

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