Le nostre fotocamere possono catturare molto più di quanto i nostri occhi riescano a percepire. La “pittura luminosa” (o light painting) è un esempio calzante: a occhio nudo, una notte buia è solo buia. Se però blocchiamo la fotocamera su un treppiede, apriamo l’otturatore e agitiamo in giro una torcia, di colpo il sensore comincia a vedere le cose in modo diverso da noi. Per lui, la luce è cumulativa: quando quella ambientale è poca, possiamo offrirgliene altra, sommarla per gradi, e fargli vedere con precisione quello che vogliamo. Con una sola torcia possiamo illuminare interi elementi di un paesaggio e da più angolazioni, dare rilievo ad alcuni dettagli, nasconderne altri o anche cambiare il colore della notte. La pittura luminosa è un’arte, ma non è difficile cominciare a praticarla! Provala, come noi, sul paesaggio per avere risultati sbalorditivi!
Sul campo. La preparazione
- Fotocamera. La nostra fotocamera è stata impostata sul tempo di posa B, con diaframma f/11 e ISO 800. Come di giorno, un diaframma abbastanza chiuso assicura sufficiente profondità di campo da tenere a fuoco primo piano, alberi e cielo in distanza.
- Scatto Remoto. Serve un sistema wireless per lasciare la fotocamera sul treppiede e avviare l’esposizione quando siamo in posizione.
- Treppiede. L’esposizione si protrarrà per minuti e la fotocamera deve rimanere immobile, quindi il treppiede è d’obbligo. Non spostiamolo tra uno scatto e l’altro: una posizione fissa ci dà la possibilità di unire più inquadrature in post-produzione.
- Cielo. Una leggera luminosità nel cielo aggiunge atmosfera e dà più risalto agli alberi all’orizzonte. Qui l’alone arancione è l’inquinamento luminoso di una cittadina a pochi chilometri. Combinato con le nuvole basse e lente, sembra uno strano tramonto.
- Accessori Notturni. Di notte conviene portare con noi solo le cose che ci serviranno per la sessione. Arriviamo sul posto prima del buio e controlliamo bene i dintorni. Oltre alla torcia che useremo come pennello, portiamone una da testa da tenere accesa tra gli scatti.
- Torcia. Questa scena è illuminata dalla torcia puntata sugli alberi e sul terreno nel corso di un’esposizione di circa 2 minuti. La nostra torcia è una potente luce LED per bicicletta, acquistata su eBay per poche decine di euro.
I trucchi. Brillanti esempi
- Schermiamo la lampadina. Il punto di luce alta della lampadina non deve vedersi nello scatto, quindi schermiamola rispetto all’obiettivo, con la mano, il corpo o con un paraluce fai-da-te di cartone, come quello nell’immagine.
- Proviamo con le gelatine. Sperimentiamo con pennellate colorate. Nello scatto di esempio, la torcia nuda dava un impatto freddo agli alberi, così è stata modificata con una gelatina arancione. Possiamo anche mescolare più colori (qui, a metà sessione siamo passati al blu).
- Muoviamo la luce. Se la scena è illuminata dalla posizione della fotocamera, appare piatta. Cerchiamo invece di dirigere la luce da un lato o dall’altro per enfatizzare forme e profondità. Indossiamo abiti scuri per muoverci senza apparire nello scatto.
- Camminiamo sulla scena. Passeggiamo all’interno della scena, evitando di puntare la torcia verso l’obiettivo, per evidenziare alcuni punti. Ricordiamo che la luce si somma: più a lungo illuminiamo un oggetto e più apparirà chiaro nell’immagine finale.
Passo a passo. Uniamo più scatti.
- Combiniamo più scatti. Apriamo le immagini in Adobe Photoshop, copiamole una sull’altra e sperimentiamo con i metodi di fusione. Schiarisci e Scherma sono particolarmente indicati. In alternativa, aggiungiamo una maschera di livello e pennelliamo in nero per nascondere e in bianco per rivelare parti della scena.
- Bilanciamento. Non fidiamoci del bilanciamento automatico perché può essere ingannato dalla scarsa luce. Scattiamo in RAW e impostiamo il bilanciamento in fase di conversione in Camera Raw/ Lightroom. Possiamo introdurre viraggi creativi con i cursori di Tinta e Temperatura.
- Scherma e brucia. Schiarire o scurire selettivamente parti dell’immagine può evidenziare o sfumare i dettagli più luminosi – ed è indispensabile, perché è difficile bilanciare bene la luce allo scatto. Usiamo strumenti locali come Pennello correttivo o Filtro radiale di Camera Raw/Lightroom.