30 Luglio 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

È  stata prorogata fino al 26 settembre la mostra di Josef Koudelka allestita a Roma presso il Museo dell’Ara Pacis. Intitolata Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza, l’esposizione riunisce oltre cento immagini panoramiche alla scoperta delle radici della nostra storia. Unico nel suo genere, questo progetto ha impegnato per trent’anni il fotografo ceco, che ha esplorato e ritratto con continuità alcuni dei più rappresentativi siti archeologici del Mediterraneo.

Alle radici della storia

Gli scatti in bianco e nero presentati in mostra, molti dei quali di grande formato, sono stati realizzati dal Josef Koudelka tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e Italia.

Josef Koudelka

Colosseum, Rome, Italy, 2015 © Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Allontanandosi da una semplice illustrazione e documentazione delle rovine, il fotografo propone una personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. Scegliendo di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo. E rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.

Di particolare suggestione l’allestimento che mette in dialogo gli scatti di Koudelka con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, in un rapporto intenso di rimandi e di echi di una memoria che nella città eterna più che altrove diventa presente.

Josef Koudelka

Nasce in Moravia nel 1938. Il suo primo impiego è quello di ingegnere aeronautico. Alla fine degli anni Sessanta diventa fotografo professionista. Immortala l’invasione sovietica di Praga del 1968 pubblicando i suoi scatti con le iniziali P.P. (Prague Photographer).

Nel 1969 l’Overseas Press Club gli assegna, a titolo anonimo, la Medaglia d’Oro Robert Capa per la fotografia. L’anno successivo Koudelka lascia la Cecoslovacchia e richiede asilo politico nel Regno Unito. Nel 1971 entra a far parte dell’agenzia fotografica Magnum Photos. Gypsies – il primo di una lunga serie di libri – viene pubblicato nel 1975.

Nel corso della sua carriera Koudelka ha vinto prestigiosi premi come il Prix Nadar (1978), il Grand Prix National de la Photographie (1989), il Grand Prix Cartier-Bresson (1991) e l’Hasselblad Foundation International Award in Photography (1992). I suoi lavori sono stati protagonisti di importanti mostre. Nel 2012 è nominato Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese per la Cultura e le Comunicazioni. Attualmente vive tra Parigi e Praga.

Info

La mostra è organizzata da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, con l’organizzazione di Contrasto e Zètema Progetto Cultura e la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco.

Orari: tutti i giorni dalle 9.30-19.30. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

www.arapacis.it

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