1 Aprile 2020 di Redazione Redazione
1 aprile 1995. Il telescopio spaziale Hubble, lanciato in orbita dalla NASA nel 1990, scatta una delle immagini più famose della storia: si tratta dei Pilastri della Creazione (The Pillars of Creation), fotografia che ritrae alcune colonne di gas interstellare e polveri della Nebulosa Aquila, distante circa 5.700 anni luce dalla Terra.
Benché l’Hubble avesse già realizzato altre immagini di questa formazione, questo scatto è senza dubbio il più dettagliato e anche quello che ha dato il maggior contributo alla comprensione dei processi di formazione stellare in atto all’interno della nebulosa. Particolarmente suggestivi i colori: il blu che rappresenta l’ossigeno, il rosso legato allo zolfo e il verde all’azoto e all’idrogeno. Immersi nella luce ultravioletta proveniente da un gruppo di giovani stelle (non inquadrate), i pilastri vengono progressivamente erosi dal vento che soffia proprio da queste stelle.
Nel 2014, per festeggiare i suoi venticinque anni di attività, il telescopio Hubble ha realizzato una nuova immagine dei Pilastri della Creazione (questa) che, grazie all’alta definizione, offre una visione ancora più dettagliata e ampia di questa formazione e permette di apprezzare i processi di erosione in atto. All’interno della nebulosa, infatti, hanno luogo non solo processi di generazione ma anche di distruzione di materiale stellare.

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