2 Gennaio 2020 di Vanessa Avatar

La foto di Joe O’Donnell è forse lo scatto più significativo sull’orrore di Nagasaki. Viso serio e sulle spalle il fratellino esanime. Sono questi i protagonisti della famosa fotografia che riassume gli orrori dei bombardamenti americani su Hiroshima e Nagasaki, avvenute il 6 e il 9 agosto 1945. Uno scatto, quello di Joe O’Donnell, giornalista della United States Information Agency, che ha fatto ammutolire il mondo intero: quel piccolo ritratto in fotografia, pochi secondi dopo, avrebbe assistito alla cremazione del fratellino.
«Vidi questo bambino che camminava, avrà avuto all’incirca 10 anni. Notai che trasportava un bimbo sulle spalle. In quei giorni, era una scena abbastanza comune da vedere in Giappone, spesso incrociavamo bambini che giocavano con i loro fratellini e sorelline portandoli sulle spalle. Ma quel bambino aveva qualcosa di diverso», le parole di  Joe O’Donnell all’emittente televisiva giapponese.

Una scena rimasta impressa in maniera indelebile negli occhi di Joe O’Donnell che 40 anni più tardi, chiese scusa in nome dell’America “Voglio esprimervi questa sera il mio dolore e rammarico per il dolore e la sofferenza causata dai crudeli e inutili bombardamenti atomici delle vostre città … Mai più Pearl Harbor! Mai più Hiroshima! Mai più Nagasaki!”.
 

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