Con le loro mostre, Maurizio Galimberti e Joel Sartore sono i protagonisti della seconda parte di FVG Fotografia.

19 Agosto 2022 di Giada Storelli Giada Storelli

Continua la lunga e calda estate della fotografia friulana con le mostre degli ultimi due premi promossi dal CRAF di Spilimbergo nell’ambito della 36esima edizione di Friuli Venezia Giulia Fotografia.

Maurizio Galimberti e Joel Sartore, dopo Danilo De Marco e Ugur Gallenkus, sono rispettivamente i vincitori dei premi FVG Fotografia categoria nazionale e dell’International Award of Photography. Sono loro i protagonisti delle due personali dal titolo Mosaici Scomposti e Photo Ark.

I Mosaici Scomposti di Maurizio Galimberti

Maurizio Galimberti e Joel Sartore, dunque, sono gli artisti invitati a esporre il proprio lavoro in due personali che ci accompagneranno fino a gennaio. Le proposte andranno così a completare il calendario dell’edizione 2022 che vede protagonisti, fino al 4 settembre, Danilo De Marco e Ugur Gallenkus.

Le fotografie di Maurizio Galimberti sono ospitate presso la Galleria Harry Bertoia di Pordenone dal 26 agosto al 23 ottobre. Ideatore della Polaroid Collection Italiana e inventore della tecnica del mosaico fotografico, nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa testimonial ufficiale. Nel 1995 ha realizzato il volume Polaroid Pro Art. Nominato Instant Artist, ottiene il prestigioso Gran Prix Kodak Pubblicità Italia.

Negli anni focalizza la sua ricerca con la Polaroid reinventando la tecnica del Mosaico Fotografico. Una tecnica che inizialmente adatta ai ritratti, immortalando, tra gli altri, lo stilista Michele Trussardi, l’étoile Carla Fracci e l’artista Mimmo Rotella. In seguito, riconduce la sua tecnica anche nella lettura dei paesaggi, delle architetture e delle città.

Friuli Venezia Giulia Fotografia
Giovanni Paolo II, 2005 © Maurizio Galimberti

In quest’occasione, l’autore racconta di storia e di sport. Quaranta immagini iconiche degli ultimi cento anni in grande formato si presentano al pubblico “frantumate” in tante piccole polaroid e ricomposte dall’autore che ne amplifica il significato.

«Ritroviamo il ghetto di Varsavia, i ritratti di Che Guevara e di Aldo Moro – afferma Alvise Rampini, direttore del CRAF –, le esplosioni nucleari e altre situazioni tragiche. Il senso di questa “manipolazione fotografica” sta nel riconsiderare la storia, guardando indietro per guardare avanti, e lasciare ai giovani utili suggestioni per ricordare ciò che ha segnato per sempre l’umanità».

Joel Sartore a Friuli Venezia Giulia Fotografia

La quarta proposta di questa rassegna è la mostra di Joel Sartore, vincitore del riconoscimento International Award of Photography (dal 29 ottobre all’8 gennaio 2023).

Fotografo, scrittore e ambientalista statunitense, Sartore si è specializzato nella documentazione di specie in via di estinzione in tutto il mondo. È il fondatore di Photo Ark, un progetto documentario finalizzato alla conservazione delle specie e dei loro habitat. Vanta, inoltre, collaborazioni con Geo, New York Times e lo Smithsonian Institute.

Il suo lavoro è stato oggetto di molte trasmissioni nazionali, tra cui National Geographic’s Explorer, NBC Nightly News, CBS Sunday Morning Show.

Per questo appuntamento italiano dal titolo Photo Ark e ospitato a Palazzo Tadea di Spilimbergo, l’autore americano presenta un lavoro realizzato con National Geographic. Qui, affronta il tema dell’estinzione delle specie animali, cercando di stimolare una partecipazione attiva delle persone in merito alla preservazione della biodiversità del pianeta.

La ricchezza più grande del pianeta sono le innumerevoli forme di vita che lo abitano. E «ogni fotografia ci mostra il valore che può essere perso per sempre – commenta Davide De Lucia, presidente del CRAF – e cattura l’unicità e l’espressività di ogni essere vivente».

www.craf-fvg.it

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