15 Marzo 2020 di Redazione Redazione

“Sono rimasto ipnotizzato vedendo l’immagine apparire in modo misterioso da un pezzo di carta bagnata… ne sono stato catturato”: così disse Loomis Dean (1917-2005), ricordando la prima volta che osservò un suo amico sviluppare un negativo in camera oscura. La fotografia lo aveva conquistato… e non lo lascerà più andare, tanto che il nome di Loomis Dean figura nel gotha dei grandi autori del Novecento e tra i veterani della prestigiosa LIFE magazine, a cui si unirà nel 1947.

Gli inizi con il Brothers Circus

Tutto, però, ebbe inizio molti anni prima quando il giovane ragazzo – figlio di un artista e di una maestra – si trasferì a Sarasota, dove conobbe il leggendario Ringling Brothers Circus. Travolto dalla girandola di acrobati, clown, animali, fenomeni da baraccone, Loomis Dean si unì al circo come addetto stampa ma non perse occasione per coltivare la sua passione, scattando fotografie degli artisti destinate a entrare nella storia: una delle più famose è quella che ritrae il clown Lou Jacobs con una giraffa, divenuta la prima delle tante copertine che LIFE gli dedicherà nella sua lunga carriera.

Dal Pacifico a Hollywood

Durante il Secondo conflitto mondiale, Loomis Dean si arruolò come fotografo dell’Air Force, documentando la guerra del Pacifico. Fu, però, nel 1947 che iniziò un nuovo, e il più importante, capitolo della sua carriera, quando si unì alla redazione di LIFE magazine e ne divenne uno degli autori più prolifici e riconosciuti. Nel 1956, mentre era a bordo dell’Île de France diretto a Parigi (per il nuovo incarico assegnatogli da LIFE), il fotografo fu testimone dei soccorsi che il transatlantico francese prestò all’Andrea Doria, speronato e affondato dal mercantile svedese Stockholm al largo delle coste statunitensi di Nantucket, immortalando il relitto della nave e i sopravvissuti. Tornato a Parigi, da quel momento Loomis Dean si divise tra i grandi eventi che attraversarono il secolo e i ritratti delle celebrità dell’epoca, da Elvis Presley a Sophia Loren, da Gene Kelly a Noël Coward, da John Paul Getty a Yves St. Laurent. Senza dimenticare principi e papi.

Immagini da condividere

Fu un’esperienza meravigliosa quella parigina, disse Loomis Dean, il cui costante desiderio fu quello di poter condividere le immagini con il pubblico. “L’unica soddisfazione che mi deriva da un’immagine è di vederla pubblicata”, confessò in un’intervista a John Loengard.“E io faccio tutto il possibile perché sia abbastanza interessante da poterla pubblicare”. LIFE magazine ne pubblicò ben cinquantadue sulle sue copertine: cinquantadue “istantanee” che testimoniano la capacità di Loomis Dean di fissare in uno scatto la Storia e i suoi protagonisti.

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