Ma cos’è e come funziona?
La prima cosa da sapere è che si tratta di un’elaborazione digitale delle immagini non diversa da bilanciamento del bianco o Stile foto. Significa che viene applicata solo alle immagini salvate in formato JPEG, dalla fotocamera oppure da noi, in fase di conversione RAW in Digital Photo Professional. I software di produttori terzi non riconoscono le impostazioni di Ottimizzazione, quindi dovremo apportare manualmente le eventuali correzioni di luci e ombre. A differenza di bilanciamento del bianco e di Stile foto, l’effetto dell’Ottimizzazione automatica della luce non è personalizzabile. Possiamo disattivarla o regolarne l’intensità – un po’ come la riduzione del rumore ad alti ISO – ma nient’altro. Sotto il cofano, però, succedono molte cose. L’Ottimizzazione modifica selettivamente le ombre e le luci alte per dare un risultato più bilanciato. Almeno in teoria. In pratica, analizza il contrasto e corregge la curva dei toni, in modo simile a come potremmo fare noi con le Curve di Photoshop, Lightroom e di ogni altro software di elaborazione.
Dove apportiamo le regolazioni?
Troviamo l’Ottimizzazione automatica della luce nel menu rosso di ripresa delle reflex EOS e delle mirrorless serie R. È anche una voce della schermata e del menu Quick Control, da dove possiamo apportare modifiche veloci mentre scattiamo. Con i file RAW, possiamo giocare con l’Ottimizzazione in fase di elaborazione dallo schermo posteriore (sui modelli compatibili) o in Digital Photo Professional.
Alo o compensazione?
La principale differenza tra compensazione dell’esposizione e l’Ottimizzazione automatica della luce è che la prima è “globale”, la seconda “selettiva”. La compensazione rende l’intero nostro scatto più chiaro o più scuro, l’Ottimizzazione schiarisce le ombre più del resto dell’inquadratura. Inoltre, quando compensiamo, cambiamo i parametri di esposizione – il che significa che hanno conseguenze anche sui file RAW. Se per esempio scattiamo a priorità di diaframma, una compensazione positiva estende il tempo di posa, una negativa lo accorcia. L’Ottimizzazione non ha questo effetto, perché viene applicata solo dopo che l’esposizione viene realizzata: è una manipolazione dei pixel che sono stati già catturati.