Dal 9 aprile, Palazzo Bisaccioni a Jesi ospita la mostra dedicata a Luigi Ghirri con quaranta scatti da collezioni private.

4 Aprile 2022 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Jesi rende omaggio a Luigi Ghirri, in occasione del trentennale della scomparsa, attraverso una selezione di quaranta fotografie provenienti da collezioni private.

L’esposizione, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, sarà allestita nella rinascimentale sede di Palazzo Bisaccioni dal 9 aprile al 4 settembre 2022.

Luigi Ghirri
Luigi Ghirri, New York, 1989

I (non) luoghi di Luigi Ghirri

Luigi Ghirri (non) luoghi – questo il titolo della mostra curata da Massimo Minini – si propone, dunque, come un racconto emozionale. Un percorso che, celebrando l’artista, vuole far scoprire al pubblico il modo in cui Ghirri si rapportava alle cose.

Il progetto espositivo, ideato da Roberta Angalone, ne analizza quindi la ricerca fotografica dal punto di vista delle motivazioni e dei sentimenti attraverso un percorso che ne tocca i punti di interesse e le questioni.

Luigi Ghirri
Luigi Ghirri, Marina di Ravenna, 1972

La mostra si apre con una prima sezione introduttiva dedicata alla vita di Luigi Ghirri e al racconto del suo avvicinamento alla fotografia. Fotografia che, negli anni del dopoguerra e poi del boom economico e del fermento culturale del decennio dei Sessanta, diviene lo strumento fondamentale per registrare i cambiamenti cui va incontro la società del tempo.

Il percorso prosegue con le sezioni dedicate ai luoghi, ai volti del tempo, ai non luoghi, all’arte. Infine, la sezione dedicata ad Aldo Rossi, con il quale Ghirri condivide l’interesse per la periferia, spazio che, a parere di entrambi, racchiude in sé forza evocativa di storia e memoria.

Info

La mostra è ospitata presso Palazzo Bisaccioni (Piazza Colocci 4, Jesi – AN). Ingresso libero.

Orari di apertura: lunedì – domenica 9.30-13 / 15.30-19.30.

Visite guidate gratuite su prenotazione.

www.fondazionecrj.it

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