Scopriamo come combinare due diverse tecniche per estendere la profondità di campo e la risoluzione, e arrivare così a un livello di dettaglio impossibile in un singolo scatto!
Nella fotografia close-up e macro, la profondità di campo è uno dei principali ostacoli: quando il soggetto è molto vicino all’ottica, infatti, la fascia di nitidezza diventa incredibilmente limitata, persino a diaframmi molto chiusi. A condizione che il soggetto sia statico, possiamo aggirare il problema con la tecnica del fuoco composito o, in gergo, focus stacking. Dobbiamo in pratica realizzare una serie di scatti cambiando il punto focale tra uno e l’altro. Così catturiamo con nitidezza parti diverse del soggetto (nel nostro caso una gerbera). Scattate le immagini, combineremo le aree a fuoco di ognuna per creare un risultato finale nitido da cima a fondo.
Il fiore del nostro esempio è stato “diviso” in tre sezioni, con un leggero spostamento della fotocamera tra uno scatto e l’altro – un po’ come se si trattasse di realizzare la panoramica di un paesaggio. Di fatto, triplichiamo la risoluzione del sensore. Ogni sezione, poi, è a sua volta composta da 40 scatti con punto focale diverso. Il risultato finale è frutto della fusione di 120 inquadrature: un close-up dai dettagli ricchissimi, dalla nitidezza assoluta e dall’enorme numero di pixel.
Il set: Focus Stacking Via Cavo
Prepariamo fotocamera e computer per il “fuoco composito”
1- Treppiede: Tutti gli scatti della serie devono essere allineati e sovrapponibili, quindi la EOS deve essere immobile e il treppiede è indispensabile. Se l’abbiamo, usiamo una testa a bilanciere con piastra a scivolamento, per facilitare la panoramica.
2 – Luce Naturale: È meglio condurre il progetto in interni, perché il minimo alito di vento può cambiare la posizione del fiore. La luce delle finestre è ideale per il macro perché crea un’illuminazione dolce e diffusa che ben rivela texture e dettagli.
3 – Cavo USB: Ci serve un cavo USB (o una connessione Wi-Fi se la fotocamera ha questa funzione) per collegare fotocamera e computer e controllare gli scatti via Helicon Remote. Quasi tutti i corpi macchina sono dotati di cavo USB a questo fine.
4 – Helicon Focus: Dobbiamo installare le app Helicon Focus e Remote (possiamo scaricare la versione di prova gratuita da 30 giorni da qui). Con Remote impostiamo i punti di fuoco più vicino e lontano e lo spostamento tra le inquadrature.
5 – Soggetto: Per questo tipo di progetto un fiore è il soggetto ideale, ma in realtà possiamo usare qualsiasi cosa ci piaccia. È importante che sia bloccato in posizione perché anche un minimo movimento, persino una vibrazione, può rovinare del tutto il risultato!
6 – Fotocamera e Ottica: Un obiettivo macro è essenziale. Qui abbiamo usato il Canon EF 100 mm f/2.8L Macro IS per catturare il soggetto in scala 1:1, a grandezza naturale sul sensore. Abbiamo esposto in manuale (per non cambiare impostazioni) a 0,6 sec, f/11, ISO 200.
Passo Passo – Helicone Remote
Scarichiamo la versione trial di Helicon app per automatizzare gli scatti.
1 – Scarichiamo il Trial Gratuito. Helicon Focus è un ottimo software che permette di realizzare la sequenza e poi unire le parti nitide di ogni scatto. Scarichiamo la versione trial gratuita da Heliconsoft.com, apriamo l’app Remote e colleghiamo la fotocamera via USB.
2 – Componiamo in Tethering: Dopo la connessione, il computer apre la schermata del Live View. È il momento di curare l’inquadratura. Ricordiamo che per la fusione i bordi verranno tagliati, quindi componiamo con un buon margine intorno al punto focale.
3 – Impostiamo l’estensione. Selezioniamo il punto più vicino che vogliamo a fuoco. Helicon Remote permette di spostare il punto di fuoco con una serie di frecce e offre una visione ingrandita. Diamo A per il punto più vicino, poi spostiamoci e clicchiamo B per il più lontano.
4 – Scegliamo gli incrementi. Decidiamo quante inquadrature scattare. Possiamo anche scegliere la modalità Auto e lasciare che l’app tenga conto di distanza e diaframma. Qui Auto ha prodotto 40 scatti. Diamo il via e aspettiamo gli scatti
Opzioni di focus stacking : Le Canon più nuove, come EOS RP o EOS 90D, incorporano il bracketing automatico della messa a fuoco. Questo realizza più scatti a diverse distanze, poi pensiamo noi a unirli e comporre il risultato finale. Se non vogliamo usare Helicon Remote, possiamo scattare a mano, semplicemente ruotando leggermente l’anello di messa a fuoco tra uno scatto e l’altro. È meglio usare cavo di scatto e tocco delicatissimo quando muoviamo l’anello, per evitare spostamenti. Le immagini possono poi essere combinate in Helicon Focus o in un altro software. Può farlo anche Photoshop: andiamo su File>Script >Carica file in serie, selezioniamo i livelli, diamo Modifica> Allineamento automatico livelli e poi Modifica>Fusione automatica livelli.
Passo Passo – La panoramica
Catturiamo più sezioni per espandere la risoluzione finale.
1 – Per aumentare la risoluzione scattiamo una panoramica macro. Possiamo spostare la fotocamera con costosi binari automatizzati, ma l’alternativa low-fi è una semplice piastra “a scivolamento” per l’attacco del treppiede.
2 – Dopo aver scattato la prima serie di immagini, facciamo scivolare l’attacco di pochi centimetri verso destra e reimpostiamo la sequenza. Poi ripetiamo. In alternativa, possiamo anche muovere il treppiede o il fiore.
Passo Passo – Uniamo gli scatti
Uniamo più di 100 scatti in un’immagine ad alto dettaglio.
1 – Unione in Helicon Focus. Realizzati tutti gli scatti, fondiamo le parti più nitide di ognuno in Helicon Focus. Apriamo le immagini e facciamo clic su Crea per combinarle, se necessario giochiamo con Metodo di rendering. Alla fine, salviamo il file unito. Ripetiamo questo passaggio per ogni segmento della panoramica.
2 – Panoramica in ACR. Dopo la fusione degli scatti di ogni inquadratura, passiamo alla fusione panoramica. Uno dei modi più semplici è procedere in ACR. Selezioniamo tutte le immagini in Adobe Bridge e apriamole in Camera Raw, poi apriamo il menu in alto a sinistra e scegliamo Unisci come panorama.
3 – Tocchi Finali. Sperimentiamo con le impostazioni di proiezione (qui è stata usata quella cilindrica) e spuntiamo Riempi bordi per evitare trasparenze lungo i margini. Diamo infine il comando Unisci e apriamo in Photoshop per ripulire l’immagine con gli strumenti Timbro clone e Pennello correttivo.
Continua a seguirci per scoprire tanti altri consigli e spunti per migliorare la tua tecnica e dare libero sfogo alla tua creatività!