3 Ottobre 2019 di Redazione Redazione

Marrakech è uno storico crocevia di culture non solo proprie del Marocco, ma di tutto il Nord d’Africa e dell’Europa moderna e contemporanea. La Maison de la Photographie è stata aperta al pubblico nel 2009 da Hamid Mergani e Patrick Manac’h nella Medina, la zona più antica e tradizionale della città. L’istituzione si propone come un punto di riferimento della memoria e del racconto, grazie all’utilizzo di un linguaggio pratico e funzionale composto da raccolte storiche, fotografie e serie di autori di valore internazionale e nazionale. L’obiettivo dei fondatori è di celebrare la straordinaria diversità del Marocco attraverso le testimonianze di coloro che hanno visitato il Paese, raccogliendo documenti e memorie all’interno di un importante territorio di aggregazione e di dialogo interculturale. Il nome scelto per il museo, ovvero la casa della fotografia, contiene intrinsecamente un invito collettivo a entrare e mettersi comodi per ascoltare e scoprire tutto ciò che ha da offrire questa splendida nazione dalla storia millenaria.

Collezione e archivio

La prima grande avventura affrontata dai pionieri della Maison de la Photographie è stata quella di costruire un’imponente selezione d’archivio di fotografie e materiali di grande interesse storico. La collezione è composta da autori provenienti da tutto il mondo. Particolare, dovuto a un recente passato, è la presenza importante di autori francesi del tempo coloniale. Si scoprono le firme di René Zuber, Jean-Pierre Évrard, Viviana Pâques e di altri mecenati che hanno donato le loro opere al museo. All’interno delle serie custodite si possono individuare quattro sezioni diverse, ma legate a doppio filo tra loro. La prima, molto interessante, contiene un numero elevato di ritratti realizzati ai membri delle tribù berbere, agli avventurieri e ai viaggiatori europei dei primi anni del Novecento. La seconda sezione è riservata al paesaggio ed è composta da scatti in bianco e nero che mostrano la vita, la struttura urbana e la società del secolo scorso. Spettacolari, gli scenari dei monti innevati dell’Atlante che circondano Marrakech.
Le ultime due riguardano la cultura locale e le feste danzanti tipiche del Marocco. Grazie a quest’ambito di studio, il visitatore ha l’opportunità di entrare a diretto contatto con le più antiche e curiose tradizioni del Paese. Il museo dà ai visitatori la possibilità di acquistare le stampe di quasi tutta la collezione, anche attraverso un sito web ben curato e una piattaforma di e-commerce. La Maison de la Photographie offre una vasta scelta di volumi e di documenti preziosi che trattano la storia e la cultura del Marocco e del Maghreb. Tra una mostra e l’altra, è possibile sedersi comodi, rilassarsi e sfogliare i tanti libri disponibili. Oltre ai cataloghi delle mostre in corso e di quelle passate, si trovano pubblicazioni didattiche sulla tecnica fotografica, sulla fotografia di paesaggio, sulla storia dei lunghi e intensi rapporti tra Francia-Marocco-Europa e molto altro ancora.

Rue Ahl Fes, Medina, Marrakech, 46 Rue Bin Lafnadek, Marrakesh 400030, Marocco
www.maisondelaphotographie.ma

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