18 Aprile 2019 di Redazione Redazione

Il 9 ottobre del 1967 moriva in Bolivia Ernesto Che Guevara, immortalato qualche anno prima da René Burri in un’immagine destinata ad entrare nella storia.

© Rene Burri / Magnum Photos

© Rene Burri / Magnum Photos


Per fortuna qualcuno conserva i provini a contatto, altrimenti ci ricorderemmo più delle icone, che fanno la Storia, che delle fotografie, che hanno una storia. René Burri, fotografo svizzero membro di Magnum, ha rischiato seriamente di restare identificato con questa fotografia di Ernesto Che Guevara, scattata a Cuba nel 1963 e diventata icona più di ogni altro suo ritratto ai personaggi chiave del XX Secolo. In quel periodo René Burri si trovava a Cuba con Henri Cartier-Bresson. Uno lavorava per a rivista Look, l’altro per Life. Burri incontra il Che, Ministro dell’Industria, nel suo ufficio a L’Avana e coglie la rara occasione di fotografarlo per una rivista americana, anche se il Che non la prende troppo bene: non lo guarderà per tutto il tempo. Il risultato sono otto rullini che ritraggono Che Guevara in ogni tipo di situazione: seduto, sorridente, arrabbiato, concentrato, mentre accende l’ennesimo Havana. Tra questo grande numero di scatti, solo uno diventerà l’icona che conosciamo e che condividiamo per gli anniversari. La rivista taglierà male quel ritratto ma Burri, pur sottolineando la cattiva messa in pagina della foto, ha sempre detto con grande modestia che “quella fotografia è entrata nel nostro immaginario grazie al Che e al suo grande sigaro, non al mio lavoro”.

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