Musa Fotografia ospita il progetto di Michela Mariani, vincitrice della seconda edizione del Premio Umane Tracce.

29 Maggio 2023 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Arriva a Monza il progetto di Michela Mariani, vincitrice della seconda edizione del Premio fotografico Umane Tracce, dedicato alla memoria di Nicola Paccagnella, fondato da Stefano Bianchi, Enzo Cortini e Paola Riccardi nel 2020.

Il suo lavoro, PH, sarà ospitato presso Musa Fotografia a Monza, dal 1° al 10 giugno 2023. La mostra è a cura di Sara Munari e Paola Riccardi.

Michela Mariani a Monza con PH

A giudicare le candidature la giuria presieduta da Stefano Bianchi, editore e fondatore premio Umane Tracce, con Paola Riccardi, editor e curatrice, fondatrice premio Umane Tracce; Silvia Camporesi, fotografa e artista; Manuela De Leonardis, giornalista e scrittrice; Maki Gherzi, regista pubblicitario; Gianmarco Maraviglia, fotoreporter; Sara Munari, fotografa, docente e curatrice.

Protagonista del lavoro di Michela Mariani, PH, è Pier-Hélène. Mescolando istantanee e foto dall’archivio personale, la fotografa ha voluto restituire la serenità con cui Pier-Hélène vive la sua peculiarità di genere, scegliendo di vestire abiti femminili mantenendo in parallelo anche la sua identità maschile.

Questa la motivazione della giuria: per aver trattato il tema della transizione di genere con grande intimità, senza cadute retoriche o sensazionalistiche. Riuscendo a restituire un’atmosfera di serenità e di consapevolezza capaci di raccontare con profondità il protagonista, Pier-Hélène, che esprime una assoluta libertà dalle convenzioni. La complessità della storia è espressa con una linguistica coerente che mescola linguaggi e modalità narrative diverse, integrate con armonia.

Gli altri vincitori del Premio Umane Tracce

Ad aggiudicarsi il secondo premio Yarin Trotta Del Vecchio con il progetto Nisida – L’isola della gioventù sospesa. Questa la motivazione della giuria: il lavoro si colloca nella traccia di uno stile reportagistico consolidato ed efficace, trattando un tema di non facile elaborazione come quello della carcerazione, soprattutto per la presenza di minori. L’autore è riuscito a creare un significativo equilibrio tra ambienti e protagonisti delle storie, fondendoli in una stessa narrazione.

Menzione, infine, per Camilla Biella con il progetto La sostanza dei ricordi. Questa la motivazione della giuria: per aver saputo rinnovare il tema del ricordo, molto trattato nella fotografia contemporanea, attraverso una trasfigurazione visiva della memoria in immagini frammentate di un caleidoscopio. L’intero progetto funziona come un viaggio a ritroso nella storia personale dell’autrice bambina.

Info

Musa Fotografia
Via Mentana 6, Monza

Inaugurazione 1° giugno alle ore 21

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